Il futuro della Lega lo invoca Roberto Maroni dalla sua pagina Facebook. Con una triplice invocazione alla pulizia del partito: “pulizia pulizia pulizia”. La situazione all’interno del partito dopo le drammatiche e improvvise dimissioni di Umberto Bossi in seguito allo scandalo del tesoriere Belsito che lo ha tirato in mezzo, continua a essere piena di interrogativi. Rivoglio indietro la Lega che conosco, chiede Maroni, mentre in molti anche dentro al suo partito si chiedono come facesse l’ex ministro a non essere a conoscenza delle forti somme di denaro girate alla famiglia Bossi, in particolare ai figli.  “Pulizia, pulizia, pulizia senza guardare in faccia a nessuno”: vedremo a cosa porterà questa richiesta. Il futuro della Lega sembra davvero poco chiaro anche se la base sta cercando di ricompattarsi. Intanto oggi in via Bellerio sede della Lega c’è stata una nuova riunione ai vertici con la presenza dello stesso Bossi. Si erano avvicendati in giornata i leader del movimento, da Roberto Castelli al presidente del Piemonte Cota, da Roberto Calderoli a Francesco Speroni. Cosa si sia discusso non è dato sapere, Umberto Bossi ha lasciato la sede senza rivolgere parola ai giornalisti presenti. Anche se ieri aveva confermato la sua intenzione di tenersi in disparte dalla politica, per fare luce sulal vicenda che lo ha coinvolto in prima persona, lui e i figli. Altri esponenti della Lega rilasciano dichiarazioni sulla linea di quanto detto ieri dal senatore. Che cioè si tratti di un piano congegnato dalla magistratura per colpire la Lega in vista delle prossime elezioni amministrative. Una montatura creata ad arte contro il capo, dice Angela Maraventano, senatrice della Lega nord di Lampedusa. Parlando con l’agenzia Adknornos, la senatrice ha detto: “Io metterei non una ma entrambe le mani sul fuoco per Bossi  sono assolutamente certa della sua innocenza. Noi siamo gente seria. Lo conosco da quindici anni e ho potuto conoscere anche la sua personalità, il suo modo di fare. Il capo non farebbe mai qualcosa che va contro le regole”. C’è però aria di epurazioni. Rosy Mauro, coinvolta in prima persona nello scandalo delle finanze del partito, almeno secondo le prime ricostruzioni, potrebbe lasciare il suo ruolo.



 Roberto Maroni intanto, sempre più accreditato successore di Bossi, ha detto alla Padania che l’abbandono di Bossi fa più paura alle altre forze politiche che alla Lega. E si parla anche di prossime dimissioni di Renzo Bossi, il figlio del senatore attualmente consigliere regionale che avrebbe fatto abbondante uso dei soldi del partito. 

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