Renzo Bossi potrebbe avere le ore politiche contate. Sta dilagando infatti la rivolta della base leghista dopo lo scandalo che ha visto coinvolta la famiglia del leader Umberto Bossi. Il nome più gettonato è proprio quello del Trota, il figlio Renzo, anche perché l’unico dei suoi figli impegnato in politica a tempo pieno, consigliere regionale della Lombardia Anche gli altri  figli, specie quello nato dal suo primo matrimonio, risulterebbero beneficiari di ingenti somme sottratte alla cassa di partito, ma da un punto di vista politico è su Renzo che si concentrano gli attacchi. La base chiede infatti che si dimetta. Non solo la base: anche il segretario della Lega della provincia di Brescia ha annunciato che chiederà ufficialmente la dimissione di Rienzo Bossi, eletto proprio in privincia di Brescia, ma anche quella di Monica Rozzi, attualmente assessore della regione Lombardia allo sport. Monica Rizzi è infatti indagata dalla procura di Brescia per attività illecite che avrebbero favorito l’elezione di Renzo Bossi (“Se veramente credono nel movimento devono dimostrarlo: se ne vadano. Se poi le accuse si dimostreranno balle, potranno tornare” ha detto Rizzi). Subito dopo di di lui si chiedono le dimissioni di Rosi Mauro, la senatrice che risulterebbe anch’essa beneficiaria di somme e raccomandazioni a favore di un suo presunto compagno di vita. Da parte sua la vice presidente del senato ha fatto sapere nei giorni scorsi di non volersi dimettere e di aspettare fiduciosa i chiarimenti che potranno scaturire dalle indagini sul caso. Tutto questo mentre Roberto Maroni continua a invocare pulizia all’interno del partito dicendo anche di essersi “rotto dei cerchi magici”, il modo in cui veniva definito il più alto assetto della Lega stessa, il vertice assoluto. A lui risponde indirettamente Bossi dicendo che pulizia si sta già facendo. Il quotidiano della Lega ha intitolato così oggi la sua prima pagina “Contro l’attacco che mira a dividere. Bossi: tutti uniti. La pulizia è già in atto e c’è già chi la deve fare”. Intanto si prepara la grande adunata “dell’orgoglio padano” prevista per domani sera a Bergamo, un modo per cercare di tenere unite le fila del movimento e riaffermare la voglia di andare avanti nonostante tutto. E’ Maroni a chiedere a tutti i leghisti di farsi vedere in piazza domani anche se ricorda sulla sua pagina Facebook che vanno espulsi tutti coloro che hanno usato i soldi della Lega per fini personali. Da parte sua l’eurodeputato della Lega Matteo Salvini annuncia che stanno arrivando moltissime adesioni alla manifestazione di domani sera e prevede “un sacco di persone”. 



Salvini dice che ci saranno “militanti, amministratori locali e sindaci, tutta gente che è pronta a ripartire da mercoledì mattina con l’azione politica. Speriamo che ci sia posto per tutti, volevamo trovare qualcosa di più grande ma con la Pasqua di mezzo abbiamo rimediato la Fiera che ha cinquemila posti”. Tutti  presenti per attendere il segnale del cambiamento all’interno della Lega. 

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