Umberto Bossi indagato per truffa ai danni dello Stato. Il senatùr ha ricevuto una informazione di garanzia negli uffici della sede nazionale del partito in via Bellerio a Milano. L’ipotesi di reato è truffa ai danni dello Stato sull’uso dei rimborsi elettorali della Lega Nord. Risultano indagati anche i figli Riccardo e Renzo: nel loro caso si tratterebbe di appropriazione indebita. Infine indagati anche il senatore della Lega Piergiorgio Stiffoni e l’imprenditore Paolo Scala. Il primo per peculato in relazione all’uso dei soldi di partito, il secondo per riciclaggio. Si riapre dunque il fronte giudiziario per la famiglia Bossi dopo che sembrava essersi calmato tutto o quasi, in seguito allo scandalo che aveva coinvolto l’ex tesoriere del partito, Belsito, e dato vita a un cambio ai vertici del partito stesso. Bossi è indagato per truffa inc concorso proprio con Francesco Belsito, fatto che aprirebbe nuove ipotesi nell’inchiesta già in corso. Fino ad oggi infatti l’ex segretario della Lega si era sempre detto alll’oscuro dell’utilizzo poco corretto dei soldi del suo partito. Per i figli, come già si sapeva stando alla rivelazione di alcuni testimoni, si tratta di appropriazione indebita di soldi pubblici per propri scopi personali. L’imprenditore Paolo Scala è invece cpinvolto nell’altro filone dell’inchiesta, quello relativo ai soldi investiti in Tanzania. Per Piergiorgio Stiffoni invece si tratta di utilizzo di soldi che erano sui conti della Lega a Palazzo Madama. Relativamente ai rimborsi elettorali di cui si fa colpa a Umberto Bossi, si indaga su quelli che la Lega aveva dichiarato nel luglio 2011. Tale informazione è stata resa nota dal procuratore capo Edmondo Bruti Liberati. Al momento non si registrano dichiarazioni ufficiali da parte dei vertici della Lega né tantomeno da parte di Umberto Bossi. Il coinvolgimento del leader della Lega ribalterebbe quanto detto fino a oggi sul suo ruolo nei confronti dlela gestioen ecpnmica del partito. Per quanto riguarda i figli, si tratta invece di normale prosieguo di indagini già avviate. Lo stesso Umberto Bossi aveva criticato i figli a riguardo, anche se in particolare Rezo Bossi si è sempre dichiarato estraneo a qualunque tipo di accusa del genere.



Il leader della Lega Umberto Bossi è stato iscritto nel registro degli indagati dai pm di Milano Alfredo Robledo, Paolo Filippini e Roberto Pellicano per truffa ai danni dello Stato in concorso con l’ex tesoriere del Carroccio Francesco Belsito.

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