A neanche 48 ore dalla conclusione dei ballottaggi, Beppe Grillo continua il suo attacco nei confronti di Pier Luigi Bersani. Il giorno successivo ai risultati elettorali e dopo aver incassato l’importante  vittoria di Parma grazie al candidato Federico Pizzarotti, il leader del Movimento 5 Stelle era tornato a scrivere sul proprio blog un messaggio chiaro rivolto al segretario del Partito Democratico, definito senza mezzi termini un «non morto (ma quasi) di un partito mai nato» e un «pollo che si crede aquila». «Bersani è affranto perché non potrà più costruire l’ennesimo inceneritore nella sua Emilia, a Parma non ci sarà un tumorificio come in altre città governate dal “Pdmenoelle” come con l’ebetino a Firenze», scrive Grillo puntando il dito anche contro il sindaco di Firenze, Matteo Renzi. Quindi, spiega l’ex comico genovese, «prima di parlare di lavoro, Bersani dovrebbe lavorare, ci provi, in futuro ne avrà bisogno». Il segretario del Pd risponde apparentemente senza scomporsi troppo, invitando Grillo a «stare sereno» e a mettere in campo proposte concrete per il Paese. «Sei un capo partito anche tu – dice Bersani rivolto a Grillo -, e non basterà bestemmiare gli altri. Dì qualcosa che sia preciso per il tuo Paese». Intanto, in una recente conferenza stampa, è tornato a parlare anche Pier Ferdinando Casini. Sull’eventualità della costruzione di un’area moderata, il leader dell’Udc spiega che al momento «c’è scoramento e disorientamento, c’è il voto a Grillo, il non voto, l’astensione e tutto il resto». Per questo Casini si chiede: «Quando si parla di area moderata, cosa si intende? L’unità dei moderati che si evoca, serve a fare cosa? Per andare dove? Per fare lo sciopero fiscale e mandare a casa Monti? O per appoggiare l’azione del governo impegnato a recuperare i guai del passato?». Secondo il leader dell’Udc non basta infatti «evocare l’unità dei moderati. Prima bisogna intendersi sui contenuti che devono stare alla base di qualsiasi iniziativa si voglia intraprendere. Se si parte dai nominalismi, dimenticando la sostanza dei problemi, non so di cosa si stia parlando. 



Non siamo interessati a parlare di cose incomprensibili. Spiegatemi a cosa serve l’unità dei moderati. Quando ci sarà un chiarimento potrò rispondere a alla domanda che, allo stato attuale, è incomprensibile», conclude Casini.

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