Dopo aspre polemiche, arriva la mozione di sfiducia nei confronti del ministro del welfare Elsa Fornero. A proporla sono le due forze di opposizione presenti in Parlamento, Lega e Italia die valori, ma i malumori contro il ministro sono presenti e non poco anche tra diversi esponenti di Pdl e Pd (diversi deputati di quest’ultimo partito hanno scritto a Mario Monti chiedendo che cessi “l’arroganza del ministro”). Tutto fa capo all’attacco scagliato dal ministro nei confronti dei vertici dell’Inps, dopo che questi avevano reso note le cifre degli esodati, la categoria di lavoratori che avrebbe diritto alla pensione nonostante la riforma del sistema pensionistico. Un numero che il ministro sin da quando si era dibattuto della riforma aveva indicato non superiore alle 65mila unità, ma che l’Inps ha rivelato essere invece superiore alle 300mila persone. Dopo questa comunicazione, Elsa Fornero ha avuto parole dure contro l’Inps, dicendo che se si fosse trattato di una azienda privata, i vertici avrebbero meritato di essere sfiduciati per aver reso pubbliche cifre e dati privi di verifica e inesatti. Immediate le polemiche: sia per le parole rivolte all’Inps, sia perché il ministro non avrebbe dato i numeri esatti in materia di esodati. Tra i tanti che hanno commentato il comportamento del ministro, il segretario della Cgil Susanna Camusso, che ha invitato Elsa Fornero a evitare di rilasciare invettive e invece trovare una soluzione al problema apertosi. Per il segretario della Cisl Bonanni quelli del ministro sarebbero “strafalcioni imperdonabili” creati dalla decisione da parte del ministero di non voler discutere con nessuno sul caso in questione. A questo punto inevitabile è scattata la richiesta di sfiducia da parte di Lega e Idv. Sembra che tra i firmatari della mozione ci siano anche esponenti del Pdl. Per il presidente dei deputati legisti Dozzo, “la superficialità, per non dire l’indifferenza, con cui il ministro Fornero si sta occupando della drammatica questione degli esodati merita una presa di posizione netta da parte del parlamento. Non c’è forza politica o sociale che non abbia sottolineato l’inadeguatezza del ministro Fornero. È ora di passare dalle parole ai fatti”.
Nel frattempo il ministro ha fatto sapere che i prossimi 19 e 20 giugno si presenterà alla Camera per spiegare la situazione riguardante il problema degli esodati. Semnra che il ministro abbia confermato come valida la sua numerazione in merito alla quota reale di aventi diritto alla pensione.