Riconoscere le coppie omosessuali ufficialmente con pieni diritti. L’esortazione avviene da due autorità del centro destra italiano, e cioè l’attuale presidente della Camera ed ex cofondatore del Popolo delle libertà Gianfranco Fini, e la ex ministro del governo Berlusconi Mara Carfagna. L’invito di Fini a fare questo passo viene in seguito alla richiesta dell’esponente del Pd Paola Concia di estendere ai compagni dello stesso sesso i diritti riconosciuti dal regolamento di Montecitorio ai conviventi degli onorevoli. Gianfranco Fini, dicendosi d’accordo con la richiesta, ha fatto sapere di volerla sottoporre all’ufficio di presidenza. Paola Concia è sposata in Germania con Ricarda Trautmann e intende avvalersi della assistenza sanitaria per la sua coniuge. Il Parlamento infatti riconosce l’assistenza sanitaria a coniuge, figli e conviventi di tutti i parlaentari. Fini ha poi aggiunto che sull’argomento, le unioni di persone dello stesso sesso, l’Italia sia ancora indietro: necessario che il legislatore sciolga ogni indugio e abbia più coraggio sulla questione. Il presidente della Camera dei deputati ha aggiunto ancora: “Non vedo come nell’anno di grazia 2012, le vecchie etichette di destra e di sinistra possano avere un momento di divisione nel porre al centro dell’azione istituzionale la difesa della dignità della persona umana”. Fini, intervenendo nel corso di una presentazione pubblica, ha detto di garantire che la pronuncia sul caso proposto da Paola Concia possa avvenire entro la fine della legislatura. Non sarà una cosa semplice, ha spiegato, ottenere tale riconoscimento, ma è doveroso che la questione vada risolta in un caso o nell’altro. E’ d’accordo con Fini Mara Carfagna che sostiene come “non possono più bastare le pur doverose attestazioni di solidarietà”- E’ piuttosto necessario, ha detto adeguare il nostro ordinamento in modo da porre fine a ogni ulteriore discriminazione. Ineludibile per l’e ministro un confronto tra le forze politiche sul “riconoscimento di forme di convivenza tra persone dello stesso sesso, lo dico da cattolica”, ha detto Mara Carfagna.
Questo, ha spiegato, non vuol dire il nostro patrimonio di cultura e la famiglia quale istituto e nucleo fondante della società.