Nicole Minetti se ne deve andare. Lo dice il segretario del Pdl Angelino Alfano senza mezzi termini. La dichiarazione è stata rilasciata nel corso di una intervista a Sky Tg24, nel corso del programma condotto da Maria Latella. Il caso Minetti era esploso già da qualche giorno, anche Silvio Berlusconi aveva fatto intendere che la consigliera regionale della Lombardia avrebbe fatto meglio a lasciare il suo posto. Lei, da Parigi dove si troverebbe ricoverata per alcune cure che le hanno anche impedito di presentarsi al processo sul caso Ruby dove è una dei maggiori imputati, aveva già fatto sapere di non avere alcuna intenzione di farlo. Adesso però interviene il segretario del Pdl che dice che Nicole Minetti ha fatto il suo tempo e deve lasciare il suo posto alla Regione Lombardia. Ancora non si rilevano dichiarazioni da parte della Minetti. Come si sa, il consigliere regionale è stato a lungo al centro delle polemiche, dopo che la sua candidatura era stata giudicata imposta da Silvio Berlusconi per interessi personali e senza nessuna seria motivazione politica, ma soprattutto dopo il suo coinvolgimento nel caso Ruby e nei festini a casa delle premier. Insieme a Lele Mora e a Emilio Fede è infatti accusata di aver procurato le ragazze per queste feste. Un caso ovviamente designato a riaprire polemiche: il Pdl scaricando Nicole Minetti cerca di mettersi alle spalle quel periodo che lo ha portato a perdere il consenso di molti suoi elettori e a far coinvolgere il suo leader in processi e tribunali. Nella sua intervista a Sky Alfano ha anche detto chiaramente di lasciar via libera alla ricandidatura di Silvio Berlusconi, accettando senza problemi a mettersi da parte. “Berlusconi” ha detto “non è animato da ambizioni personali, quanto dal fatto che l’Italia e gli italiani devono pronunciarsi su un pezzo della nostra storia e sulle modalità oscure con cui il nostro governo è caduto”. Per Alfano, il Pdl ha dovuto lasciare il governo perché Fini aveva indebolito la maggioranza andandosene, e perché nei loro confronti si erano registrati attacchi gravissimi. A proposito del fatto che Berlusconi prenderà il suo posto come candidato del partito alle prossime elezioni, Alfano dice che per il Cavaliere ha solo riconoscenza: non sarebbe in politica se Berlusconi non lo avesse voluto. Tra l’ambizione e la riconoscenza, io metto la riconoscenza al primo posto ha aggiunto.
“Ho condiviso la scelta senza mettere avanti le ambizioni personali. Io pretendo di essere giudicato per quello che sono. Nel mio essere uomo c’è la riconoscenza. Io riconosco di essere in politica perché lo ha voluto Silvio Berlusconi. Sono un uomo politico, ma sono primo di tutto un uomo” ha detto.