Esiste in Sicilia un partito dei preti? La notizia ha cominciato a circolare da circa un mese, come sottolinea a IlSussidiario.net Giuseppe Di Fazio, caporedattore del quotidiano La Sicilia, su vari media e continua a essere riproposta (ultimo della serie pochi giorni fa il sito de L’Espresso). Secondo queste fonti, il “partito dei preti” promosso da un sacerdote palermitano, don Felice Lup,o avrebbe addirittura avuto il benestare del Vaticano. Le stesse fonti però chiariscono che nelle liste di questo neonato movimento politico in realtà non ci sarebbero dentro dei sacerdoti, che svolgerebbero solo la funzione di animatori e ispiratori, ma dei laici. Ci sono anche un nome e un simbolo già depositati: “Uomini nuovi per una società di uguali e partecipi”, in vista delle prossime elezioni regionali. Di Fazio spiega che in realtà la Curia di Palermo ha immediatamente preso le distanze dal movimento e non c’è alcun benestare ufficiale del Vaticano come invece si continua a scrivere: “La notizia” ci ha detto “non è nei termini con cui continua  essere ripresa. Non esiste cioè un partito dei preti e non c’è alcun placet del Vaticano, anzi. La Curia ha smentito qualunque tipo di appoggio e i vescovi siciliani hanno preso le distanze. Tanto è vero che anche loro stessi, i sacerdoti animatori del progetto politico, hanno rimodulato il messaggio dicendo no, è un movimento di laici che si ispirano alla dottrina sociale della Chiesa. Stiamo cercando di organizzare una presenza politica in vista delle prossime regionali, hanno spiegato”. In questo progetto, spiega Di Fazio, “ci sono coinvolte alcune parrocchie di Palermo e altre zone siciliane, ma ripeto, la Curia non appoggia assolutamente questa iniziativa”. La Curia, aggiunge, ha anzi bocciato il progetto di un partito del genere e i sacerdoti che vi erano coinvolti hanno obbedito facendo un passo indietro e hanno fatto un passo indietro. Secondo i primi comunicati che sono stati riportati da varie fonti, invece, don Felice Lupo, parroco di Sant’Eugenio Papa a Palermo, aveva preparato un vero programma politico, chiedendo ad altri sacerdoti di aderire a quello che era stato definito dallo stesso parroco “un movimento cattolico indipendente, autonomo e senza vecchi politici in lista”. 



Tra i punti in programma del nuovo moviento siciliano, maggiori aiuti alle famiglie e il taglio delle indennità dei deputati siciliani che sono attualmente uguali a quelle dei senatori. 

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