Il “ribelle” consigliere regionale del Movimento 5 Stelle torna a parlare. Dopo il caso scoppiato a seguito del fuorionda trasmesso durante l’ultima puntata di “Piazzapulita” su La7, Giovanni Favia torna a farsi sentire tramite un post pubblicato sulla propria pagina di Facebook: “Oggi pomeriggio mi ha cercato la redazione di “Porta a Porta” di Bruno Vespa, invitandomi in trasmissione”, scrive Favia sul popolare social network. “Chiedo subito: -Finalmente avete deciso di parlare del rinvio a giudizio di Vasco Errani? del Milione di € alla cooperativa del fratello?-. -No, volevamo tornare sul suo fuorionda”, avrebbe risposto la redazione del programma di Rai Uno. Il consigliere regionale spiega allora di aver rifiutato l’offerta, anche con una certa ironia: “Grazie dell’invito ma preferisco di no. Però se vuole posso spiegare agli scenografi com’era disposto il bar per aiutarli a fare il plastico”. E chiude il commento con un Post Scriptum in cui specifica: “All’epoca, a conoscenza del fatto che avrebbero parlato del terremoto, gli chiesi di dare questa notizia. Non ottenni risposta”. Il nuovo intervento ha ovviamente scatenato la reazione della Rete, tra militanti delusi dopo il suo sfogo alla trasmissione di Formigli e altri che hanno semplicemente espresso la propria opinione. I commenti si dividono tra chi rinnova la propria fiducia nei confronti di Favia, augurando ogni bene al giovane “ribelle” del M5S e esortandolo a “tenere duro”. Altri però la pensano diversamente e si dicono scettici davanti all’ironia dimostrata nel rifiutare l’invito di Vespa, dopo per altro averlo visto a Piazzapulita e a Otto e Mezzo. Favia era infatti tornato negli studi di La7 ospite di Lilli Gruber per chiedere scusa a tutti i militanti ed elettori del Movimento Cinque Stelle, feriti dalle sue dichiarazioni rilasciate nell’ormai celebre fuorionda. Accusato di essere una sorta di “traditore” pronto a passare dalla parte del Partito Democratico, il consigliere regionale aveva dichiarato: “Non ripeterei modi e toni, ma la sostanza resta. Ho detto quelle cose in un momento di profonda amarezza e delusione perché effettivamente abbiamo problemi che hanno portato a fratture”. 



Lo stesso Beppe Grillo, dopo aver inizialmente puntato il dito contro il fuorionda, definendolo “concordato” e studiato a tavolino, aveva tentato di chiudere la polemica con un breve, secco giudizio pubblicato sul proprio blog: “Io non caccio nessuno, ma Favia non ha più la mia fiducia”.

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