Silvio Berlusconi, a bordo della nave da crociera partita ieri da Venezia che ospita i lettori de Il Giornale, ha partecipato a un incontro condotto dal direttore Alessandro Sallusti. La nave è arrivata oggi a Bari e già ieri prima di partire l’ex premier aveva parlato con alcuni giornalisti, tornando a esprimersi pubblicamente dopo un lungo periodo di silenzio. La domanda più attesa, quella se si candiderà o no alle prossime elezioni politiche, ha avuto come risposta: solo se ci sarà una buona legge elettorale. La situazioen attuale, ha poi aggiunto, è estremamente confusa, occorre riflessione. Ma aveva confermato quello che è il suo pensiero di sempre: “Sento sempre il dovere di non consegnare il Paese alla sinistra“. Poi qualche critica all’attuale governo Monti che non starebbe andando nella direzione giusta. Nell’incontro di oggi Berlusconi ha ribadito le sue critiche all’esecutivo in materia di economia: se non si abbasserà la pressione fiscale non si uscirà dalla recessione. Per il leader del Pdl il fiscal compact impedisce la crescita. Al proposito Berlusconi ha criticato come già in passato la Germania e il governo del cancelliere Merkel che, secondo lui, non consentono che la Bce possa battere moneta: questo, ha detto, è un mattone che pesa in maniera tragica. Silvio Berlusconi poi ha parlato di politica, non prima di aver criticato l’Imu che va a colpire, ha detto, il pilastro su cui ogni famiglia italiana poggia il suo futuro. Innanzitutto ha voluto ribadire la sua stima per l’attuale segretario del Pdl Alfano, definito il miglior politico in circolazione, quindi ha lodato anche Mattero Renzi augurandogli di vincere le primarie del suo partito. Il sindaco di Firenze, secondo Berlusconi, porta vanti le stesse idee del Pdl anche se è del Pd. “Se Renzi vince le primarie si verifica questo miracolo: Il Pd diventa finalmente un partito socialdemocratico” ha spiegato. Di Beppe Grillo ha invece detto che è solo uno straordinario comico che sta svolgendo ancora quella parte: qualcuno gli scrive le cose da dire e lui recita come ha sempre fatto nella vita. Infine ha parlato di se stesso e di quelli che lui considera i suoi successi quando era alla guida del governo.
“Abbiamo fatto più di 40 riforme. Dalla lotta alla criminalità ai provvedimenti per le grandi opere e l’istruzione” aggiungendo che i suoi governi hanno fatto miracoli in politica estera senza mai inginocchiarsi davanti a Germania e Francia.