“Siamo preoccupati per la situazione e quindi siamo vicini a qualsiasi soluzione possa favorire un adeguato e rapido superamento della crisi”. Il monsignor Mariano Crociata, segretario della Cei (Conferenza Episcopale Italiana), interviene nel dibattito riguardante l’ipotesi di un nuovo esecutivo con a capo l’attuale presidente del Consiglio Mario Monti: “Non ci occupiamo di nomi ma auspichiamo una coesione accresciuta tra chi ha a cuore il bene del Paese”, ha detto Crociata, secondo cui è in questo che “si vede la capacità di superare i particolarismi e perseguire il bene della nazione”. E’ improprio, ha sottolineato il segretario della Cei rispondendo ad un’altra domanda, “parlare di commissariamento da parte della Unione Europea: c’è condivisione, intreccio, uno scambio accresciuto e vigilato”. Però, secondo il monsignor Crociata, “l’autonomia e l’indipendenza di ogni Paese sono da rispettare pur nella giusta esigenza di un rafforzamento dell’Unione europea”. Un ulteriore commento è poi dedicato alle parole del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sulla situazione delle carceri italiane: “I detenuti debbono poter avere condizioni di vita consone alla dignità umana. – ha detto – Le modalità per ottenere questo possono essere diverse. Anche l’amnistia, perché no?”. “Credo di dover dire con le parole di Giovanni Paolo II – ha poi aggiunto il vescovo – che la nostra preoccupazione dovrebbe essere sempre quella di aiutare e accompagnare le persone che hanno sbagliato a non nuocere ma anche a riscattarsi a redimersi. Dobbiamo credere nella possibilità delle persone di cambiare. L’obiettivo del carcere deve essere questo”, ha concluso il segretario della Conferenza Episcopale Italiana. Tornando all’ipotesi Monti-bis, è stato proprio l’attuale premier ad affermare chiaramente da New York, dove partecipa all’Assemblea generale dell’Onu, che “dopo le elezioni è giusto che i partiti politici possano presentare un presidente del Consiglio che sia uno di loro e che non sarò io. Certo che se ci fosse una circostanza particolare, se dovesse essere richiesto, considererei l’ipotesi di dare una mano”. Inoltre, come ha ricordato, grazie alla sua nomina di senatore a vita “non ho bisogno di presentarmi alle elezioni”.
Dopo le prime reazioni, in serata il premier ha voluto precisare: “Intendo restare fuori dagli schieramenti politici. Io non ho un piano, solo spirito di servizio. Se le forze politiche, in particolari situazioni, dovessero ritenere di chiedermi di servire il Paese, valuterò la situazione. Io sarò là”. Detto questo, ha poi aggiunto, “dato che mi trovo In un contesto in cui quotidianamente tutti nei mercati manifestano preoccupazione e incertezze su cosa succederà dopo le elezioni, offro solo elementi di rassicurazione oggettiva. Offro anche elementi di rassicurazione sulla maturità degli italiani. Ma a chi insiste sul fatto che io sia proprio indispensabile dico che sarò pronto a fare la mia parte. Ma credo che tutto ciò non si verificherà”.