Un fuori onda che ha aperto un terremoto dentro il movimento di Beppe Grillo. E’ quanto hanno detto quasi tutti i giornali all’indomani della pubblicazione di alcune frasi che il consigliere del Movimento 5 Stelle, Giovanni Favia, ha pronunciato senza sapere di essere registrato, in una pausa del programma Piazzapulita. In sostanza, per Favia, dentro al suo movimento non c’è democrazia. “Non c’è niente di nuovo in quello che ha detto Favia” dice Filippo Facci in una conversazione con IlSussidiario.net. “L’unica cosa che adesso scopriamo è che lo pensano anche loro che dentro al Movimento 5 Stelle non c’è democrazia”. Per Facci il partito di Beppe Grillo non esiste: “Siamo di fronte a una associazione quasi segreta, con la differenza che sotto il velo del segreto non c’è alcun segreto”.



Facci, che ne pensa delle dichiarazioni di Giovanni Favia?

Abbiamo scoperto che nel partito di Grillo non c’è democrazia: ma di cosa stiamo parlando? Non c’è niente di nuovo in quello che ha detto Favia.

Si spieghi.

Abbiamo un partito che non esiste. Il partito di Grillo, la sede, il partito fisico di Grillo è un link all’interno di un blog. Non esiste un organismo dirigente e decisionale neanche finto. Uno può dire ad esempio che nel Pdl gli organismi direzionali non si riuniscono mai o fanno quello che dice il padrone. Ma qui nel Cinque Stelle non esiste nessun organismo. Non esiste niente di nulla.



E’ il loro vanto, quello di non essere strutturati come i partiti tradizionali.

E che altro possono fare? Indipendentemente dalle ragioni addotte alla mancanza totale e da sempre di democrazia, e attenzione che io non formulo giudizi morali, cosa abbiamo scoperto di così eclatante dalle dichiarazioni di Favia? Che anche loro possono ammettere che non esiste democrazia? Cosa ha detto questo signore? Ha detto quello che sapevamo, che non c’è democrazia. 

Approfondiamo questo suo giudizio, se permette.

Parliamo di Gianroberto Casaleggio: è quello che negli anni ha organizzato tutto quanto, è quello che risponde alle mail, che si occupa della ripartizione di questo e di quello senza dover spiegare nulla a qualsiasi grillino d’Italia. L’unico modo che hanno per rapportarsi al partito è spedire una mail a un unico indirizzo che c’è sul sito. La novità è che uno di loro ha detto delle cose che, come succede spesso, sono peculiari per la fonte, ma sono ovvie. Non sapevamo ad esempio, e chiedo scusa per l’espressione, che Casaleggio fosse un mezzo matto?



Addirittura?

Nel prossimo fuori onda diranno che è un mezzo matto. Lei ha mai letto quello che questo signore ha scritto sul suo sito? Ha previsto delle guerre mondiali, che la rete democratica vincerà nel mondo e che ciascuno avrà una identità elettronica in un unico grande network sociale senza più confini tra Stati. Ha fatto un video di un quarto d’ora dove prevede tutto questo, qualcosa di impressionante. Ha annunciato che la prossima guerra mondiale sarà nel 2020, che San Pietro e Notre Dame saranno distrutti,  che il clima sarà stravolto e il mare si alzerà di dieci metri.

Sembra la sceneggiatura di uno di quei film tipo X Files…

 

E’ un buon paragone.

 

Alcuni militanti hanno criticato Favia perché non avrebbe dovuto rivelare “i segreti del movimento”.

 

Ma infatti per ora siamo di fronte a una associazione quasi segreta, con la differenza che sotto il velo del segreto non c’è alcun segreto.

 

E cosa c’è?

 

C’è uno spaventoso leader carismatico che è Beppe Grillo, poi c’è un amministratore anche delegato che si chiama Casaleggio, che si ritrova da solo a organizzare un partito che non esiste. Poi ovvio che uno come Favia dica che questo partito può scoppiare tra le loro mani.

 

Però hanno un seguito che sondaggio dopo sondaggio li vede crescere sempre di più.

 

Mi spiace dire cose ovvie, ma il voto a Grillo è palesemente un non voto. E’ una alternativa alla scheda bianca che comunque continua a crescere e non a caso lo stesso Grillo invitava una volta a votare scheda bianca. A parte una sparutissima minoranza di fanatici da setta segreta, ma che sono più un problema da sottocultura, qualcuno di quelli che votano Grillo ha mai letto il suo programma? E che sappia che questo programma si può applicare? A parte quattro gatti, c’è qualcuno di questi elettori che sia interessato a sapere se il sindaco di Parma sa o non sta facendo qualcosa? Di Casaleggio questi pensano che sia un formaggio. E’ un voto di protesta, è palese che loro vogliono mantenersi incontaminati, ma non dall’esterno, dall’interno.

 

Cioè? 

 

E’ giocoforza che qualunque attività composta di esseri umani, anche quelle politiche, ha bisogno di organizzazione, di fatica, anche un pochino di soldi, lotte interne per forza di cose; invece dentro al Cinque Stelle non c’è niente. Sono diversi dagli altri perché non sono niente. A cosa si possono paragonare? A nulla.

 

Qualcuno ha detto meglio Grillo che i neonazisti come in Grecia che prendono un sacco di voti.

 

Lo ha detto Cirino Pomicino, ha detto che Grillo ha una sua funzione perché perlomeno coagula una ampia e di questi tempi inquietante area di malcontento sociale che anziché sfociare in chissà che cosa sfocia in un movimento perlomeno riconoscibile.

E questa secondo lei non è una cosa positiva?

 

Il rischio semmai è che qualcosa di diverso sfoci dal partito di Grillo, come è già successo; qualcuno che ritrovi in Val Susa a tirare sassi, oppure alla manifestazione romana a tirare manganellate ai poliziotti. Non si conoscono più i confini tra centri sociali, blacK block e quant’altro. Grillo dice: noi non apparteniamo a loro, ne prendiamo le distanze ed è molto semplice: loro, i grillini, non sono niente.

 

Crede che alle prossime elezioni nazionali i Cinque Stelle guadagneranno altri voti? O i partiti tradizionali recupereranno?


Credo che i partiti non riusciranno sicuramente a recuperare più di tanto anche perché ricordiamoci che la campagna elettorale a Grillo l’hanno sempre fatta loro continueranno in parte a farla.

 

In che senso?

 

Guardiamo ad esempio a questo cincischiamento indegno sulla legge elettorale. Alla fine, quale che sia la formula scelta, essa preserverà un minimo di listino e di decisione del partito. Stanno facendo la legge per se stessi. Questa cosa non passerà sotto silenzio e quindi i grillini grazie a loro prenderanno sempre più voti.  

 

Che ne pensa di quanto detto da Grillo, che contro di lui ci sarebbe una campagna d’odio?

 

In Italia, in virtù di una serie di incidenti capitati specialmente negli anni 70, gli opinionisti e gli intervistati tendono sempre a dire: non va sottovalutato questo e quest’altro. Perché temono un giorno di essere smentiti e di avere sottovalutato qualcosa, ad esempio le Brigate rosse o l’autunno caldo che deve arrivare ogni anno e non è mai arrivato. Quella di Grillo è una cosa che non va sottovaluta, va proprio liquidata. E’ già troppo che perdiamo del tempo a parlarne. 

(Paolo Vites)