“Il primo in alto a sinistra è il simbolo farlocco del M5S che qualcuno ha presentato prima di noi. Come è possibile? Chi c’è dietro?”. Sono le poche parole con cui Beppe Grillo sul suo blog ufficiale commenta una foto scattata al ministero dove appaiono i simboli dei partiti che si presenteranno alle elezioni del prossimo 24 e 25 febbraio. Si vede chiaramente il simbolo di un movimento cinque stelle che precede quello del Movimento cinque stelle di Grillo: stessa scritta con la V in rosso su campo bianco e le cinque stelle gialle. Quello originale invece ha le parole beppegrillo.it in più. Scoppia ovviamente la polemica qualcuno, dicono i grillini, ha fatto il furbo per confondere gli elettori che si troveranno due simboli quasi uguali quando dovranno votare. “Non sappiamo cosa sia successo ma si tratta di una vera truffa che vuole danneggiare il nostro partito” commentano. Qualcuno dice che se lo aspettavano e annunciano il ricorso. Il candidato presidente dei cinque stelle al Lazio aveva avvertito nei gironi precedenti: “Se qualcuno dovesse arrivare a depositare un simbolo simile a quello del MoVimento prima di noi, rischieremmo di non poter mettere sulla scheda elettorale il logo che tutti conoscono”. Sostiene anche che a presentarsi a depositare dei simboli c’erano ragazzi pagati da qualcuno che non sapevano neanche di che partito fossero i rappresentanti. Problema simile anche per il movimento guidato dall’ex pm Antonio Ingroia: ci sono due Rivoluzione civile con lo stesso quadro, quello del Quarto stato solo che nel primo simbolo non c’è ovviamente il nome del magistrato. E infine doppio simbolo anche per Mario Monti anche se la grafica è diversa e a trarre in inganno è solo il cognome del candidato premier: esiste infatti una lista Per l’Europa Monti presidente solo che non è il Mario ex capo del governo ma tale Samuele Monti consigliere comunale di una lista civica a Frabosa Soprana, in provincia di Cuneo. Come si sa da oggi è possibile presentare i simboli dei partiti che vogliono correre alle elezioni di febbraio: lunghe file davanti al Viminale con gente che è stata in coda anche tutta la notte. La gara per depositare il simbolo per primi l’hanno vinta quelli del Movimento associativo italiano all’estero (Maie) che si sono messi in fila lo scorso lunedì alle 8 e mezza di mattina senza mai abbandonare le posizioni. Secondi a depositare il simbolo quelli del finto Movimento cinque stelle.
Tra le curiosità delle molte liste presentate quella di ben tre Partiti pirata: quale sia quello originale nessuno al momento lo sa. Simboli diversi tra di loro ma identica denominazione.