Gli è andata bene, a Beppe Grillo, e al suo Movimento 5 Stelle. Del resto, quella del Viminale era una decisione, tutto sommato, attesa, anche se nei giorni scorsi il comico genovese aveva fatto sapere che il simbolo clone della sua lista non fosse stato bocciato del ministero dell’interno, l’M5S, quello reale, non avrebbe partecipato alla competizione. Invece, su un totale di 219 simboli presentati, 169 sono stati ammessi mentre 34 – tra cui, appunto, il logo civetta del partito di Grillo – sono stati ricusati. Significa che i depositanti, hanno 48 ore id empo, a partire dalla ricusazione per modificarli significativamente o sostituirli. Altri 16 simboli, invece, non hanno i requisiti necessari per poter partecipare alla tornata elettorale per carenza di documentazione. A giocare il brutto scherzo al comico genovese, era stato Danilo Foti, un ex grillino di Catania, di 26 anni, residente in provincia di Bergamo. Costui aveva depositato un singolo pressoché uguale a quello originale prima di Grillo. Addirittura, si era detto convinto, con i cronisti, del fatto che il simbolo, in realtà, gli spettasse di diritto, avendolo ideato per primo. Ora, così come tutti gli altri ricusati, avrà diritto a presentare opposizione presso l’Ufficio centrale nazionale. Tra gli altri simboli ricusati ci sono quelli che copiavano i richiami grafici della lista del premier (“Monti presidente per l’Europa”) e di Antonio Ingroia (“Rivoluzione Civile”). E’ stato ricusato ancheil simbolo della Lega Nord, che aveva al suo interno i nomi di “Maroni” e quello di ‘TreMonti’ con la “M” maiuscola. Il Carroccio, in alternativa, può anche presentare ricorso in Cassazione. Il leader leghista, Roberto Calderoli, ha in tal senso voluto rassicurare i suoi elettori e fatto sapere che è già stato tutto risolto. Il simbolo sarebbe già stato opportunamente modificato. Gli altri simboli non ammessi, invece, sono: ValleCamonica Provincia, Italia società civile, Democratici di sinistra, Fronte dell’Uomo qualunque, Italia Opera, Italia dei Valori – Lista Di Pietro (Idv), Fronte per l’Indipendenza, Partito dei Comunisti italiani, Federazione dei Verdi, Veneto Stato (presentato due volte), Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, Partito Italia Nuova, Come ci hanno ridotto, Democrazia Europea (simbolo presentato due volte).
E’, infine, da cambiare il logo di Liberi da Equitalia, lista dell’avvocato napoletano Angelo Pisani, coalizzata con il Pdl sia alla Camera sia al Senato.