Se il Pd sceglie l’ultima canzone di Gianna Nannini come inno ufficiale della campagna elettorale, il Movimento Cinque Stelle risponde con un urlo. Anzi, L’urlo della Rete, ancora meglio la taranta del Web. A dirlo sono loro, i grillini, che lo scrivono sul blog ufficiale del loro leader Beppe Grillo. Non hanno bisogno di prendere in prestito le canzoni già composte da qualcun altro e infatti se la sono scritta loro, come si legge sempre sul blog di Grillo. Autori ne sono infatti due grillini, Leonardo Metalli e Raffaello Di Pietro che raccontano simpaticamente di aver composto l’inno mentre si trovavano in coda agli uffici postali dove dovevano pagare multe e conti correnti vari. Una situazione questa di fare la coda in posta per pagare multe o bollette dove la protesta è facile si sa che nasca. E infatti i due tra un lamento e l’altro pensando alla situazione dell’Italia hanno deciso di scrivere l’inno della Rete e degli italiani. E la musica? C’è anche l’apposito video che permette di ascoltarla, ispirazione musica popolare del sud Italia, la famosa taranta pugliese che fa ballare tanti appassionati. “Basta, né padri né padroni, ridateci i soldoni, che noi sappiamo cosa farne Né padri né padrini ma solo cittadini che vogliono cambiare, questo è il momento di rischiare, non si può più aspettare…”. si legge invece nel testo. Niente e nessuno può fermare la rete, dicono: “Uno che Vale Uno niente e nessuno la Rete fermerà, figlio di brava gente, mettiti in gioco e la vita cambierà, vive la nostra bella storia poetica memoria di questa grande Italia; Santi, Navigatori, eroi del mondo e della libertà”. Diventerà un successo di classifica? O forse il prossimo inno italiano se i grillini dovessero andare al governo? Per il momento non sappiamo cosa ne pensi Beppe Grillo ma se ha dato il permesso di pubblicare testo e video sul suo blog ufficiale vuol dire che approva. D’altro canto lo stesso Grillo è autore di canzoni che hanno trovato spazio anche in alcuni dei suoi comizi.



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