In una corsa all’ultimo sondaggio sulle elezioni 2013, si assiste ogni giorno a cifre sempre nuove, a volte vistosamente diverse, altre meno. Sta di fatto che il sondaggio è qualcosa a cui nessuno dei grandi candidati vuole rinunciare per capire che impatto sta avendo sugli elettori e se sia necessario cambiare strategia per migliorare la propria prestazione. Gli ultimi sondaggi, tra i quali quello effettuato proprio stamane all’interno del programma televisivo Agorà, davano un centrodestra in lieve recupero rispetto al centrosinistra che dall’inizio della campagna elettorale si trova al primo posto delle preferenze degli italiani. E’ in particolare il Pdl a segnalare, secondo l’Istituto Swg che ha curato quel sondaggio, un aumento di ben due punti percentuali toccando così il 17,7%. Cosa che porta automaticamente la coalizione guidata da Berlusconi ad arrivare a quota 27,2%. Visto che stiamo parlando di coalizione guidata da Silvio Berlusconi e conoscendo il meccanismo delle preferenze elettorali, forse allora la notizia del ritorno del fuoriclasse brasiliano Kakà al Milan che sta circolando in queste ore spiega il motivo di questo avanzamento del Pdl. In molti nei gironi scorsi dopo la partecipazione del Cavaliere al programma Servizio pubblico avevano parlato di “effetto Santoro” sostenendo che l’ottima figura fatta da Berlusconi avrebbe inevitabilmente riportato indietro molti elettori delusi del Pdl. Arnaldo Ferrari Nasi, sondaggista e direttore dell’omonimo istituto di ricerca, contattato da ilsussidiario.net all’indomani della partecipazione di Berlusconi a Servizio pubblico, si esprimeva così: “Berlusconi ha ripreso a condurre una campagna elettorale con un’energia impensabile, fino all’exploit da Santoro. Dove ha stravinto 20 a 2”.
Ilsussidiario.net ha però voluto verificare con il sondaggista Alessandro Amadori se invece la notizia del ritorno di Kakà al Milan è in grado di smuovere voti o no. “Può succedere” dice Amadori. “Si chiama effetto grandi campioni, notizie di questo tipo hanno infatti un loro impatto in caso vengano diffuse durante una campagna elettorale. Sono notizie che riguardano grandi eventi oltre che grandi campioni, ad esempio la notizia che si farà una Olimpiade oppure la notizia che i mondiali di calcio si terranno proprio in Italia. Aver ottenuto tali traguardi viene ascritto dall’elettore nei meriti di un determinato politico”. Ecco allora che Amadori si spinge a valutare una percentuale e una cifra numerica di quel che significa l’arrivo annunciato da Berlusconi di Kakà al Milan: “Azzarderei una previsione, una cifra compresa tra i 50 e i 100mila voti in più per il partito del Cavaliere”. Stiamo parlando di ipotesi naturalmente, spiega Amadori, però basate su un calcolo molto preciso e realista: “Normalmente notizie di questo tipo possono avere un impatto pari all’1% elettorale. Se noi calcoliamo che la popolazione di riferimento in Lombardia la contiamo in circa 10 milioni di persone, possiamo dire che l’1% corrisponde appunto a 100mila. Nel dettaglio elettorale però gli elettori potenziali sono circa otto milioni per cui l’1% sono circa 80mila voti in più. Diciamo dunque che al Pdl possono arrivare tra i 50mila e gli 80mila voti in più grazie alla notizia di Kakà milanista”. 



Stando così le cose, aggiungiamo noi, a Berlusconi conviene dunque mettere a segno qualche altro grande colpo calcistico… Tutto questo in un quadro che secondo il sondaggio di Swg vede invece il Pd, e di conseguenza la coalizione di centrosinistra, perdere l’1,9%, dunque passando dal 29,8 al 28,8%. L’intera coalizione resta però ancora alquanto lontana da quella di centrodestra, essendo al 33% delle preferenze. 

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