Mario Monti continua le sue interviste elettorali: oggi si è recato negli studi di Uno Mattina dove ha suggerito il possibile nome della sua lista, Monti per l’Italia. Ha spiegato quindi il contenuto stesso della sua possibile formazione politica e cioè non l’iniziativa di una persona singola che vuole diventare presidente del consiglio, ma un movimento di cittadini, di società civile e del volontariato. Hanno cercato di coinvolgermi ha spiegato (“Mi sono chiesto  se nel mio piccolo posso contribuire a trasformare l’Italia in un paese moderno per cercare di portare nella politica quelle energie che ci sono ma che hanno guardato la politica con distanza. Allora ho cercato di scendere dalla mie altezze e salire in politica per fare questo”), e ci sono riusciti. Come detto in precedenza questo movimento di cittadini avrà una lista unica al senato mentre c’è la possibilità che qualcosa di analogo avvenga anche alla camera dove per adesso si parla di liste separate dei vari partiti. Dipende dalle ultime interpretazioni della legge elettorale, ha detto Monti, approfondiremo la cosa nei prossimi giorni. Nel corso del suo intervento a Uno Mattina Monti ha poi parlato di centrosinistra e centrodestra, i suoi avversari: il Pdl, ha detto, per colpa dell’ex ministro Brunetta sta scivolando su posizioni estreme e settarie. Ha poi detto che nel Pdl c’è una certa forma di sostengo verso le lobby, ad esempio quella dei farmacisti, cosa che avrebbe impedito le liberalizzazioni come lui voleva farle. Del centrosinistra ha invece detto che Bersani dovrebbe avere più coraggio e mettere a tacere la parte più conservatrice del suo partito. Dicendo così, ha fatto riferimento al responsabile economico del Pd, Stefano Fassina. Per Monti dunque ogni ipotesi di possibile alleanza con il centro sinistra vale a queste condizioni: che il Pd tolga di torno tutti coloro che criticano le riforme del lavoro fatte dal suo governo, sostenitori della Cgil in primis e anche Nichi Vendola ovviamente. In caso che il centrosinistra non dovesse ottenere la maggioranza in entrambi i rami del parlamento e si richiedesse necessario un accordo fra di lui e il Pd, Monti ha commentato: “Speriamo Bersani convinca, ma non vinca”. 



Parole che evidentemente non sono piaciute a Bersani visto che il previsto incontro fra lui e Monti è stato improvvisamente cancellato. Doveva essere un incontro per dar vita a una campagna elettorale improntata su gentilezza e anche possibili punti in comune, invece si apre un solco. “Non mi metto a inseguire nessuno sulla polemica spicciola. Io voglio fare una campagna elettorale, senza insulti” ha detto. 

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