Scoppia il caso Monti alla Rai. A parlare, con toni particolarmente duri, Sergio Zavoli, presidente della commissione di vigilanza Rai dopo che l’esponente del Pdl Paolo Bonaiuti aveva denunciato la presenza di Mario Monti in troppi programmi della televisione di Stato. L’ex premier era stato ospite oero ai programmi Radio Anch’io su Radio Uno, e  oggi a Uno Mattina su Rai Uno. Bonaiuti aveva ricordato che la presenza di Berlusconi in alcuni programmi nel periodo pre natalizio era stato criticato da più parti e si è chiesto come mai adesso un trattamento di favore nei confronti di Monti. Zavoli, parlando durante l’esame della bozza del regolamento attuativo della par condicio ha chiesto come mai si sia davanti a uno sgarro palese e grave. Quale sgarro? Quello, ha detto, per cui i direttori di rete prendano iniziative singole senza essersi consultati in merito a chi invitare in trasmissione. Il riferimento, un po’ a tutti, è sembrato essere rivolto proprio all’ex capo del governo. Zavoli ha parlato di ribalteria, di trasgressione e di atteggiamenti recidivi e inquietanti. Questo perché si è in ritardo con l’approvazione del regolamento sulla par condicio. Sempre Zavoli ha affermato di aver scritto una lettera al direttore generale della Rai Luigi Gubitosi chiedendo che nell’attesa di tale approvazione venga applicato per intero il regolamento risalente al 2008 e l’atto di indirizzo del 2003. In particolare Bonaiuti aveva chiesto se per andare in televisione fosse necessario passare per Gubitosi o per i soliti canali. Poi la richiesta che il direttore della Rai chiarisca la faccenda alla commissione di vigilanza. Sul tema è intervenuto anche Silvio Berlusconi durante un suo intervento a radio Radio dicendo che mentre lui per tredici mesi è stato in silenzio, Monti parlava per quattro volte al giorno, riferendosi ovviamente ai tredici mesi in cui Monti ha guidato il governo. Adesso, ha detto ancora, Monti fa quello che fa lui ma non è scandalo. E’ critico nei confronti di Monti anche il Pd, nella voce di Marina Severini vicepresidente di assemblea Pd, dicendo che Monti ha dismesso la sua sobrietà nel rapporto con i mezzi di comunicazione. Sta utilizzando, ha detto ancora, ogni spazio radio televisivo. 



Più diplomatico invece Bersani che ha detto che per lui non contano i minuti che si passano in televisione. Ha anzi detto che se gliene tolgono qualcuno allora li usino per parlare della Siria dove ci sono 60mila morti e non ne parla nessuno. “L’Italia è un grande Paese, non può finire a colpi di minutaggio tv. Comunque non mi impressiona un minuto in più o in meno” ha aggiunto. 

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