Mario Monti ha fatto oggi una nuova apparizione televisiva, questa volta a Sky Tg 24 dove ha rilasciato una nuova, lunga intervista. Parlando con Gianluca Semprini, Monti ha spiegato ad esempio che non era favorevole al fatto che il suo nome apparisse sul logo della Lista Civica, avrebbe preferito non esporsi così in primo piano. Ha anche spiegato che la decisione di scendere in campo è stata frutto di una lunga meditazione giunto dopo che aveva deciso di dimettersi. Entrando poi nello specifico dei temi della campagna elettorale, Monti ha parlato della famigerata Imu che proprio il suo governo ha introdotto sullo scenario fiscale italiano. Va cambiata, ha detto, e il ricavato va dato in misura molto maggiore ai comuni. Ha poi detto che era stato il precedente governo – quello di Berlusconi – a impegnarsi nella reintroduzione della tassa sulla casa prendendo accordi con l’Unione europea, ma che questi non avevano specificato se tale tassa sarebbe andata a colpire anche la prima casa. Sempre in tema di tasse, l’ex premier ha detto che può essere possibile rinunciare ad alzare ancora di un punto l’Iva e a togliere un punto all’Irpef. L’unico modo per farlo ha spiegato è ridurre la spesa pubblica, cosa che il suo governo aveva cominciato a fare introducendo la spending review, ma il parlamento ha mosso troppe obiezioni, ad esempio per quanto riguardava il taglio delle province. A proposito dello spread Monti ha detto come l’attuale situazione che lo vede al di sotto dei 300 punti permette all’Italia di risparmiare molti miliardi di euro: “Un risparmio che può essere calcolato come superiore al gettito Imu. Ma quando noi siamo arrivati, lo spread rischiava di diventare tecnicamente catastrofico”. Ha tenuto quindi a sottolineare le misure prese dal suo governo in materia di evasione fiscale, misure, ha detto, senza precedenti. Tali misure – dieci miliardi più i 60 dal calo dello spread – possono permettere il pareggio di bilancio strutturale per il 2013 come ha riconosciuto anche l’Unione europea. Sempre in tema di materia fiscale, Monti ha spiegato che in questo campo bisogna fare molta attenzione non facendo promesse facili.
Ha ricordato quando nel 2004 Berlusconi gli chiese di prendere il posto di Tremonti al ministero dell’economia ma lo avvertì che nel breve tempo non avrebbe potuto ridurre l’Irpef. Questo portò al mancato incarico: Belrusconi non riuscì comunque a ridurre l’Irpef.