Dopo l’annuncio ufficiale fatto stamattina dallo stesso Silvio Berlusconi del raggiunto accordo tra Lega e Pdl per una coalizione elettorale, parla il segretario della Lega Roberto Maroni. Il quale conferma e rilancia, chiarendo che l’accordo trovato è un accordo che lo soddisfa: una intesa, dice, che adesso lo convince che in Lombardia si può ragionevolmente vincere. Non dice invece quale potrebbe essere il risultato a livello nazionale. Come si sa da quanto già anticipato da Berlusconi che aveva lungamente ricercato questo accordo, Maroni ottiene la candidatura del centro destra alla regione Lombardia, prezzo da pagare dal Pdl – anche questo si sapeva da tempo – in cambio dell’alleanza a livello nazionale. Certo, rimane l’incognita di Albertini con quella parte di Pdl che sostiene l’ex sindaco di Milano proprio alla candidatura in Lombardia ma non è escluso che poi alla fine questa formazione confluisca con dare il suo appoggio al Pdl + Lega. Intanto però Maroni ha qualcosa da obbiettare nonostante l’accordo sottoscritto stanotte: se infatti Berlusconi ha indicato Alfano come candidato premier del centro destra, Maroni ribatte indicando Tremonti. Dal punto di vista programmatico Maroni ha detto che dolo le elezioni uno dei primi obbiettivi da conseguire sarà la nascita della macroregione del nord. Macroregione composta da Piemonte, Veneto e Lombardia dove, spiega Maroni, il 75% delle tasse resterà alle amministrazioni locali in modo tale che possano essere restituite sotto forma di servizi ai residenti. La Lega annunca poi interventi sull’Imu, l’abolizione dell’Irap, quella del bollo auto e il completamento del collegamento con Malpensa. Di Berlusconi che invece si è ritirato dal ruolo di candidato (si sarebbe riservato quello di ministro dell’economia) Maroni dice: “E’ un fatto rilevante voglio esprimere la soddisfazione e la riconoscenza per questo gesto di Berlusconi. Non c’è il candidato premier, verrà indicato congiuntamente dalle due forze politiche se vinceremo le elezioni”. Per quanto riguarda la Lombardia, Maroni si dice sicuro di vincere e profetizza per Albertini un piazzamento modesto.
E’ sicuro Maroni di battere anche il candidato de centro sinsitra Ambrosoli e spiega che le liste che lo sosterranno sono tre: Lega, Pdl e una lista civica ‘Maroni presidente'” ed eventuali “altre liste concordate”.