Nichi Vendola scatenato durante alcune dichiarazioni rilasciate al programma Uno Mattina. Un Vendola agguerrito per la sua campagna elettorale che però ha tirato fuori riferimenti e accuse alquanto forti. A proposito di Mario Monti infatti ha parlato di massoneria, dicendo che l’ex capo del governo si atteggia e comporta come un esponente del Grande Oriente d’Italia, anzi una “democristianeria senza DC” da Grande Oriente. Per Vendola sono fastidiose soprattutto certe parole pronunciate recentemente dall’ex premier proprio in riferimento a lui, quando aveva chiesto a Bersani di “silenziare” certa sinistra estrema. Per Vendola dire così significa “fare della politica una palude, facendo finta che ci sia una contesa per cui chiunque vinca, alla fine, vincono sempre quelli come Monti: la razza padrona”. Monti, aggiunge Vendola, non vede il dolore che c’è nel paese e il suo ottimismo è ottimismo da fiction e spot pubblicitario. Non finisce qui l’attacco di Vendola che non esita a dire che i ricchi devono andare al diavolo. Lo fa usando come esempio Depardieu e Putin. Come si sa l’attore francese ha ottenuto la cittadinanza russa per sfuggire al pesante fisco francese: “I super ricchi devono andare al diavolo, Putin ha le sembianze del diavolo e dunque Depardieu è sulla direzione giusta”. Per Vendola invece l’impegno fiscale giusto è quello di abolire l’Imu e rivedere il peso fiscale attualmente esistente sulle fasce più deboli. Poi Vendola torna alla carica: un eventuale ticket, dice, tra casini, Bersani e Monti in caso di pareggio elettorale sarebbe qualcosa che definisce spaventoso. E Berlusconi? Per Vendola è un perdente che ha deciso di mettere insieme tutte el forze della destra populista: “il leghismo, la destra post-fascista di Storace e ciò che resta del Pdl. La destra si è spaccata e la parte più presentabile, più innamorata della finanza va con Monti, quella più vernacolare e belluina con Berlusconi”. Belle parole invece per il magistrato Ingroia definito segno di una novità: la sua formazione, dice, non nasce per fare delle risse a sinistra. Il dovere della sinistra, spiega, è candidarsi per governare e non per testimoniare.
Nessuna reazione al momento all’atatcco frontale del leader di Sel. Mario Monti come si sa considera un pericolo per il centro sinsitra la sua presenza nella possiible compagine governativa che dovrebbe uscire dalle elezioni di febbraio.