Prove tecniche d’inciucio, si direbbe. Come è ormai noto, il Pd o, meglio, la coalizione di centrosinistra, ha enormi chance di conquistare la Camera. Molte meno di ottenere anche il Senato, dove la legge elettorale è diversa, e conferisce un premo su base regionale. Premio che potrebbe essere ottenuto, in certe Regioni quali la Lombardia, il Veneto e la Sicilia, dal Pdl; al che, il centrosinistra, si troverebbe senza una maggioranza politica. E obbligato a chiedere al centro montiano di allearsi per poter governare il Paese. E’ da leggere in quest’ottica l’invito rivolto dal vicesegretario del Pd, Enrico Letta. In caso di vittoria della sinistra, infatti, ha fatto sapere: «chiederemo al centro e ai montiani di sostenere il governo Bersani». il vicesegretario, parlando all’indomani della presentazione delle liste, ha fatto detto la sua anche in merito all’ipotesi di un’alleanza con la lista arancione di Ingroia e di De Magistris. Lasciando intendere che si tratta di un’eventualità decisamente remota. La priorità, infatti, una volta vinte le elezioni e compreso quali saranno i futuri assetti del Parlamento, consisterà nell’aprire un dialogo privilegiato con le liste che si sono aggregate attorno al senatore Monti. Letta ha riservato alcune parole anche a Renzi e ai Renziani. Precisando, anzitutto, come sia da salutare positivamente il fatto che il sindaco di Firenze abbia deciso di fare campagna elettorale in tandem con Bersani, con il quale ha ritrovato un rapporto. Rispetto invece alla decisione di non concedere la candidatura a Reggiani, capo della campagna elettorale di Renzi alle primarie, ha specificato che non c’è stato alcun veto, ma semplicemente una decisione condivisa da tutto il partito. Reggiani aveva lamentato il fatto di esser stato escluso per i toni accesi da lui adottati. Una polemica analoga ha riguardato i socialisti, che non faranno parte della coalizione di centrosinistra. O, almeno, non hanno trovato ospitalità tra le fila del Pd. «Non capisco il senso della protesta di Nencini. C’erano dei patti e sono stati rispettati. Le nostre sono liste aperte e sarà una buona alleanza».
Dal canto suo, il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ha affidato a Twitter il suo commento: «Ufficiale: Da oggi Monti è la stampella di Bersani. Grazie al Pd per la chiarezza».