Giorgio Napolitano “è un traditore” e “non ritengo che fare il secondo mandato sia un sacrificio”. A dirlo è Daniela Santanchè, esponente Pdl e fedelissima di Silvio Berlusconi, intervenuta alla trasmissione di Rai uno “L’Arena” condotta da Massimo Giletti, durante la quale ha duramente attaccato il presidente della Repubblica. “L’ho votato – ha spiegato ancora la Santanchè – ma oggi non lo voterei più perché la pacificazione promessa non c’è e ricordo che invece, quando vuole, il presidente della Repubblica le strade le sa trovare. Ora deve mantenere la parola data: essere arbitro della Costituzione e non un giocatore”. Dichiarazioni che hanno ovviamente scatenato un mare di polemiche, ma che hanno anche spinto altri esponenti del Pdl a prendere le distanze dalla collega. Tra i primi a farsi sentire ci sono i due capigruppo del partito di Senato e Camera, Renato Schifani e Renato Brunetta, che in una nota congiunta hanno sottolineato che queste “gravi affermazioni” non sono “condivise dai Parlamentari del Pdl”, ma sono solo “valutazioni personali”. Anche il ministro per le Infrastrutture Maurizio Lupi si è detto convinto che le parole della Santanchè “documentano purtroppo il tipo di partito che noi non vogliamo che il Popolo della libertà divenga”. Ovviamente infuriato anche il Partito Democratico: “Se le sue dichiarazioni non sono smentite sono di una gravità assoluta”, fanno sapere i parlamentari del Pd in una nota, in cui chiedono anche l’intervento del presidente della Camera Laura Boldrini, la quale dovrà valutare “se siamo di fronte ad un caso di vilipendio delle Istituzioni”.



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