Scelta Civica mette fine all’alleanza con l’Udc. Lo ha deciso questa notte il comitato direttivo del partito, dopo circa quattro ore di serrato confronto a cui Mario Monti ha preferito non partecipare. Il Professore, dopo essersi dimesso da presidente e aver chiesto di passare al gruppo misto, ha voluto però dettare la linea al partito in una lettera inviata al vicepresidente Alberto Bombassei: “Evolvete, rafforzatevi, unitevi”, è il consiglio dell’ex premier, “ma non lasciatevi superare”. Chi vuole “superare” Scelta civica, ha aggiunto Monti, “svendendola dopo essersene servito, merita una vostra reazione. Civile ma forte”. L’avvio della pratica di separazione dall’Udc stabilita nella notte non è però piaciuta all’ala “popolare” del partito, che comunque è in netta minoranza all’interno del comitato direttivo. “C’è un netto dissenso”, ha detto il capogruppo alla Camera, Lorenzo Dellai, trovando però l’immediata replica di Bombassei il quale ha ricordato che la decisione è stata votata “a stragrande maggioranza da un direttivo che ha pieni poteri di decidere”. Contrario all’esito della votazione anche il ministro Mario Mauro, che in una lettera inviata al vicepresidente di Scelta Civica ha espresso le proprie preoccupazioni: “Ho sempre insistito per una nostra collocazione all’interno della famiglia popolare europea – scrive Mauro – e non mi sembra opportuno in questo senso che noi si vada in quella direzione, cacciando dai nostri gruppi parlamentari un partito che ne fa parte in modo inequivoco”.