Sergio Chiamparino, sindaco di Torino dal 2001 al 2011, è indagato per abuso in atti di ufficio nell’ambito dell’inchiesta sulle concessioni dei locali della movida torinese, a Murazzi lungo gli argini del Po’. Nella stessa inchiesta è coinvolto anche Alessandro Altamura, ex assessore al commercio dell’allora giunta e attuale segretario provinciale del Pd, e l’ex direttore generale del Comune, Cesare Vaciago.
È lo stesso Chiamparino a dare la notizia: “Oggi mi è stato recapitato un avviso di garanzia per fatti risalenti al periodo del mio precedente incarico di sindaco della città di Torino. Sono assolutamente sereno e pronto a collaborare con la Magistratura, convinto come sono di aver sempre cercato di perseguire l’interesse generale della città, quindi anche a proposito delle concessioni di locali sui Murazzi del Po’, oggetto dell’indagine”.
L’ex sindaco di Torino è attualmente presidente della Compagnia di San Paolo (la fondazione che è principale azionista della Banca Intesa SanPaolo), ma ha già annunciato le dimissioni che saranno ufficiali lunedì: “Rendendomi tuttavia conto dei possibili danni reputazionali che questa vicenda potrebbe arrecare alla Fondazione, che ho l’onore di presiedere, e per tenerla al riparo da questioni ad essa totalmente estranee, rimetterò il mio mandato al Consiglio Generale” Ma stando alle prime indiscrezioni, il Consiglio Generale della Compagnia sembrerebbe propenso a respingerle in blocco.
Al centro dell’inchiesta condotta dal pm Andrea Padalino vi sono le presunte irregolarità nei pagamenti dei canoni e degli affitti delle arcate lungo il fiume, oltre al fatto che il Comune non abbia sfrattato gli inquilini nonostante fossero morosi.
Le reazioni non sono mancate: l’attuale sindaco della città, Piero Fassino ha dichiarato che “il gesto di Sergio Chiamparino dimostra ancora una volta la sua sensibilità istituzionale, ma chiunque lo conosca non può avere dubbi sulla assoluta trasparenza e correttezza dei suoi comportamenti amministrativi. Per questo mi auguro che il Consiglio Generale della Compagnia di San Paolo confermi la sua fiducia al presidente Chiamparino”; mentre il procuratore capo di Torino, Gian Carlo Caselli, ha parlato di “Atto dovuto”.