Dopo essere stato indagato per falso ideologico per aver detto che i No Tav non sono terroristi, il filosofo ed europarlamentare dell’Idv Gianni Vattimo torna a gettare benzina sul fuoco con nuove dichiarazioni, rilasciate stavolta durante la trasmissione radiofonica La Zanzara in onda su Radio 24: “Non nego l’Olocausto, ma sono scandalizzato dell’uso spregiudicato che ne fa Israele per giustificare la propria politica di oppressione nei confronti dei palestinesi”, spiega Vattimo, il quale afferma chiaramente di non volere “uno stato confessionale e razzista come Israele”. L’europarlamentare è quindi tornato a parlare dei No Tav, confermando la sua posizione: “Io non tiro nulla perché mi fa male un braccio, ma si può capire se uno tira un sasso durante una manifestazione per rispondere a delle cariche coi lacrimogeni che sono anche vietati”. Quindi in Val di Susa “non c’è alcun terrorismo e sovversione”, ma “ci sono soltanto dei singoli che vanno lì a protestare e a dimostrare. Non c’è una disciplina militare come nella polizia, gran parte di loro sono pacifici, vecchi coi nipotini”. Vattimo commenta infine i recenti attacchi ai cantieri: “Bisogna andarci piano prima di dire che sono stati i No Tav, ci possono essere delle provocazioni. Andate a vedere tutte le bottiglie molotov che c’erano a Genova alla Diaz, le hanno messe i poliziotti. Se tanto mi dà tanto, non rompeteci le scatole”.



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