Matteo Renzi come Virna Lisi, almeno secondo Massimo D’Alema. L’ex presidente del Copasir, intervistato dal Mattino, riprende un celebre spot con l’attrice italiana per ironizzare sul successo mediatico del sindaco di Firenze a cui, a suo giudizio, non corrisponde “una straordinaria ricchezza e novità di contenuti”. “Mi ricorda un po’ quella pubblicità con Virna Lisi”, prosegue D’Alema, quella del dentifricio all’interno della storica rubrica televisiva Carosello, il cui slogan recitava “con quella bocca può dire ciò che vuole”. “Salvo poi a dimenticare – aggiunge l’ex premier – che in gran parte le cose che ha detto a Firenze sono patrimonio consolidato del Pd”. Inoltre, anche se Renzi dovesse diventare segretario, non sarebbe affatto scontata la premiership: può darsi infatti “che possa sorgere un’altra candidatura, che qualcuno cioè voglia sfidarlo proprio com’è successo tra Bersani e lui. Renzi non potrebbe sottrarsi a questa sfida, tanto più che andremo alle elezioni con una coalizione, non certo da soli. Quindi non si può escludere che ci possano essere altri candidati a guidare il centrosinistra. La questione, insomma, non mi pare affatto risolta”. “Alcuni media – conclude poi D’Alema parlando ovviamente ancora di Renzi- gli hanno attribuito la novità del sistema elettorale a doppio turno: peccato che fosse già da tempo la posizione del partito. Ma non ho capito che cosa succede segli altri il doppio turno non lo vogliono: non vorrei che pensasse che alla fine è meglio il Porcellum quando si tornerà alle urne…”.