Il Decreto Legge sulla scuola approderà domani alla Camera dei deputati per iniziare la discussione generale. Il testo della legge prevede l’assunzione di 26mila insegnanti di sostegno, un piano triennale per garantire il posto a 69mila docenti e 16mila membri del personale Ata, il sostegno al welfare degli studenti e borse di studio più numerose e sostanziose. L’ossatura del decreto, presentato dal ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza, ha subito numerose modifiche, approvate in in commissione Cultura. Nel frattempo, i principali sindacati – Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Gilda e Snals-Confsal – hanno annunciato sciopero in vista del 30 novembre per chiedere delle modifiche ai provvedimenti previsti dalla Legge di Stabilità in ambito scolastico.



Per la scuola la parole d’ordine è “più contaminazioni tra mondo della scuola e lavoro”. Infatti, nei piani di orientamento e nelle esperienze di tirocinio formativo, si sta lavorando all’istituzione di misure che facciano toccare con mano “il valore educativo e formativo del lavoro”, attraverso giornate di formazione in azienda per gli studenti dei licei, in particolar modo per quelli degli istituti tecnici e professionali. Un emendamento ha introdotto una modifica che anticipa saggiamente l’attività di orientamento all’ultimo anno delle medie, oltre agli ultimi due anni delle superiori. Via libera anche al provvedimento sul divieto di fumo, esteso anche alle aree all’aperto di pertinenza delle istituzioni scolastiche.



Per quanto concerne invece le Università, ecco arrivare il bonus maturità e l’erasmus aziendale per gli studenti universitari e degli Istituti Tecnici Superiori; questa opportunità sarà attivata grazie a una convenzione con le aziende che garantiranno allo studente un numero di crediti formativi (non più di 60). E, come anticipato, fa ritorno il bonus maturità, ma solo per coloro che hanno partecipato alla tornata di test d’ingresso dello scorso settembre. Viene così reintegrato il pacchetto di punti extra (da 1 a un massimo di 10) da aggiungere a quelli ottenuti al test d’ingresso, dando così la possibilità – se l’emendamento sarà approvato dal Parlamento – di immatricolarsi in aggiunta a coloro che sono rimasti fuori dalla graduatoria.



Infine, un occhio di riguardo anche per la ricerca: sono state alquanto numerose le modifiche al testo in merito. Agli enti verranno elargite quote premio in base ai risultati ottenuti. Su tutte, la ripartizione del Fondo ordinario per gli enti di ricerca sulla base della programmazione strategica, considerando la specifica missione di ogni organismo, tiene conto, per la distribuzione della quota premiale del Fondo, dei risultati della valutazione della qualità della ricerca condotta dall’Anvur, l’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca.