Anche i senatori cosiddetti governativi perché quelli che sostengono senza indecisioni il governo, come hanno dimostrato disubbedendo al diktat berlusconiano qualche settimana fa, chiedono si ripensi la decisione presa ieri sul voto palese. Loro preferiscono farsi chiamare “innovatori”. Primo firmatario Piero Aiello, e quindi fra gli altri Formigoni, Gentile, Giovannardi, Sacconi. Condivide ma non firma per via del suo ruolo di ministro anche Quagliarello. Nell’appello, che rimane aperto a chi voglia aderire, si chiede al presidente del senato di ”assumere le decisioni che il regolamento le assegna per garantire il rispetto delle regole di votazione – e dunque la legalità dei nostri lavori – disattendendo il parere non vincolante della Giunta così come il comma 5 dell’articolo 113 le consente di fare”. Insomma di dare l’ok al voto segreto. Come si sa ieri la Giunta ha deciso per il voto palese, mandando su tutte le furie Pdl e Berlusconi, il quale comunque oggi ha reagito dicendo che la partita è ben lontana dal fischio finale. Infatti, ha detto ancora, la sentenza di condanna nei suoi confronti è basata su falsità e sarà ben presto ribaltata. Il riferimento è all’appello fatto alla Corte europea di esaminare il suo caso.