Mercoledì scorso, dopo che il Parlamento ha concesso la fiducia all’attuale governo, “si è chiusa una stagione politica”. Si sono chiusi “vent’anni, in modo politico, con un confronto politico forte”. A dirlo è proprio il presidente del Consiglio, Enrico Letta, intervenuto ai microfoni di Sky Tg24: “Berlusconi ha chiesto che cadesse il governo e il Parlamento, in sintonia con il Paese, ha voluto che si continuasse”, ha aggiunto il premier. “Ho preso un rischio, senza mediazioni, e in parlamento ho detto che si votasse. Avevo detto che non volevo governare ad ogni costo e così è successo”. Letta commenta poi quel labiale catturato dalle telecamere del Senato mentre Berlusconi annunciava di fare un passo indietro e concedere la fiducia: “Perché ho detto ‘grande’? Ma perché tutto mi sarei aspettato tranne che una giravolta di quel tipo”. Adesso però basta instabilità politica: “Non si ricomincia con la tarantella – ha assicurato il premier – la pagina è stata voltata in modo definitivo. Sono rispettoso del travaglio del Pdl, Alfano ha affermato una leadership forte e marcata: è stato sfidato e ha vinto. Ora trovino modi e forme perché quello che è accaduto non accada più”. Per quanto riguarda il prossimo periodo, invece, “nei prossimi mesi presenteremo una legge di stabilità e lavoreremo a mettere ordine nelle aliquote dell’Iva. Lo faremo tenendo conto dei problemi della finanza pubblica”, ha annunciato il capo del governo. “L’autunno finisce il 21 dicembre, ed entro quella data se il Parlamento non avrà varato l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti il governo varerà un decreto legge”, ha poi concluso.



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