Il Movimento 5 Stelle della Basilicata è in fibrillazione. Il tenente Giuseppe di Bello era stato eletto dai grillini alla carica di presidente portavoce regionale e si sarebbe candidato alle prossime regionali. Peccato che Grillo abbia deciso di espellerlo a posteriori, consentendo al primo dei non eletti della consultazione 5 stelle di subentrare. Lo staff del movimento si sarebbe accorto troppo tardi del fatto che il tenente è stato condannato in primo grado. E il non statuto del movimento vieta la candidatura in questi casi. Un paradosso, dato che la sentenza di primo grado è proprio il motivo per il quale il tenente era diventato un eroe nel movimento. La pronuncia del tribunale, infatti, era legata al fatto che Di Bello aveva rivelato i dati sull’inquinamento del lago Pertusillo. Qualcosa, nei meccanismi della formazione politica, deve essersi inceppato. Inizialmente, infatti, era stato dato l’ok alla sua candidatura, ma in seguito sul blog di Beppe Grillo è stato segnalata l’irregolarità. Lo stesso Casaleggio ha telefonato al tenente per scusarsi ma, nel frattempo, in rete si è scatenata l’indignazione di chi sospetta complotti e procedure tutt’altro che democratiche.



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