Parole chiare, anzi chiarissime, se qualcuno ancora faceva ipotesi di una nuova leadership nel Pdl/Forza Italia in vista di prossime elezioni. Il partito è mio e lo guido io, ha detto in sostanza Silvio Berlusconi parlando alla presentazione del nuovo libro di Bruno Vespa. Ho un rapporto speciale con gli italiani e sentirei il dovere di candidarmi direttamente, ha detto ancora, proprio perché so che gli italiani mi guardano con affetto e non potrei tradirli. Sembra invece ormai scettico anche lui sulla candidatura della figlia Marina, dopo il suo no, l’unica persona a cui avrebbe volentieri lasciato la guida del partito (“sarebbe in grado di adempiere al meglio la missione” ha detto). Nessuno dei suoi figli, ha aggiunto, si sente attratto dalla politica, soprattutto da “questa” politica ha specificato.  “Credo comunque che sia ancora necessario, in una forma o nell’altra, il mio impegno personale. Nessuno può togliermi il diritto di restare alla guida del movimento che ho fondato, finché molti milioni di elettrici e di elettori lo vogliono” ha detto in seguito specificando il suo pensiero al proposito.



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