La richiesta di grazia per Silvio Berlusconi, condannato in via definitiva per frode fiscale, “è tramontata”. Lo ha rivelato oggi pomeriggio Franco Coppi, uno dei legali del Cavaliere, al termine dell’udienza del nuovo processo d’appello, in corso a Milano, per la tentata scalata di Unipol a Bnl del 2005. Nei giorni scorsi l’ipotesi grazia sembrava aver ripreso corpo dopo l’intervento di Marcello Dell’Utri alla trasmissione “Virus”, in onda su Rai Due, durante la quale aveva fatto sapere che tutti i figli di Berlusconi avrebbero firmato la domanda di grazia per il padre. La smentita è però arrivata subito dopo: “E’ stato un grande equivoco – ha detto Dell’Utri all’Ansa – Io ho risposto alle domande di Porro pensando che lui avesse la notizia della domanda di grazia, le mie erano solo considerazioni generiche, ma non so nulla della grazia. Andate a rivedere la trasmissione”. Una settimana fa era stato invece il quotidiano Il Tempo a riportare la stessa notizia, anch’essa smentita dall’altro avvocato di Berlusconi, Niccolò Ghedini, il quale ha definito tale ipotesi “destituita di ogni fondamento. Nessuna istanza in tal senso è stata mai presentata e tutte le ricostruzioni e i retroscena sono palesemente frutto di fantasia”.



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