Ieri 15 novembre 2013 è stata una grande giornata, l’Italia ha finalmente una presenza politica che respinge il gioco delle contrapposizioni fra nemici, ci sono le premesse per la nascita di una alternativa moderata e riformatrice alla sinistra, la quale a sua volta deve trovare la via di una unità liberata dagli estremisti moralisti e pseudo rivoluzionari. Dobbiamo andare alla conquista dei cattolici e di socialisti riformisti che non stanno bene nella sinistra.
Dobbiamo generare l’unità di un nuovo centro-destra, che entri in rapporto con la parte non di sinistra di Scelta Civica, che liberi l’UDC dalle ferite che di volta in volta Berlusconi ha generato fra i moderati, che aiuti persone come Tosi e tanti leghisti che sono per le specificità del territorio e non per il nemico che ci inquina l’identità. Berlusconi dal ‘97 ha perso prima i socialisti che erano in Forza Italia, poi l’alleanza con gli ex-democristiani, poi gran parte della destra, poi ha contribuito al fanatismo di Bossi, insomma ha sempre diviso incentrando tutto sull’anticomunismo solo per mascherare il suo problema personale: era sceso in politica per organizzare la sua difesa dalla Magistratura. Ora basta. Il centro-destra deve rigenerare l’alleanza di culture che vengono prima delle ragioni personali. Ora il centro-destra può organizzare un grande momento di incontro. Io rendo onore a tutti i politici liberi e mi rendo disponibile ad aiutare. Chiedo a tutti i miei amici di credere che si può tornare ad essere utili anche se non eletti.
E’ stato Berlusconi a ridurre la partecipazione ai soli eletti, anche perché, grazie al Porcellum, la selezione degli eletti l’avevano fatta lui e Bersani. La lampada è accesa, allarghiamo il consenso. Berlusconi possiede il consenso di chi guarda solo la televisione, ma nella vita concreta dobbiamo solo dire agli amici che non è vero che i possessori di soldi e mezzi sono gli unici ad avere consenso. Fate girare anche questa mia. Io Intanto saluto Alfano, Lupi, Quagliariello, Cicchitto, Formigoni, Mario Mauro, Casini, e persino Fini. Ciao