Si parla di vertici in Vaticano in un articolo pubblicato ieri su Repubblica (“Quei vertici in Vaticano con i ministri alfaniani per preparare la scissione”) per modificare l’attuale quadro politico italiano. Incontri riservati a cui avrebbero preso parte, secondo l’articolo, Monsignor Fisichella, attualmente titolare del Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, e “tre membri del governo Letta”. Essi, secondo Repubblica, sarebbero “i due pidiellini Angelino Maurizio Lupi e Gaetano Quagliariello; e l’ex montiano Mario Mauro. In almeno una occasione si è unito anche il vicepresidente del consiglio Angelino Alfano“. Più avanti nell’articolo si giunge a fare i nomi di movimenti ecclesiali che starebbero influenzando i nuovi scenari politici: “E tra le associazioni cattoliche di base è stata soprattutto Comunione e Liberazione, di cui sono esponenti di spicco proprio i ministri Lupi e Mauro (e alcuni scissionisti come Formigoni), e Rinnovamento nello Spirito Santo a promuovere l’operazione a favore del Nuovo Centrodestra. Il resto della galassia cattolica è rimasta in attesa, forse anche consapevole che alcuni equilibri all’interno della Conferenza episcopale appaiono ‘congelati’ ma non ‘confermati’“. A questo proposito giunge oggi un comunicato stampa ufficiale di Comunione e Liberazione che smentisce ogni coinvolgimento del genere. Ecco il testo integrale del comunicato.



“Un articolo pubblicato ieri su Repubblica (“Quei vertici in Vaticano con i ministri alfaniani per preparare la scissione”) parla di Comunione e Liberazione a proposito dell’iniziativa politica che alcuni parlamentari legati al movimento hanno preso in questi giorni. Desideriamo precisare che Cl non ha…



Promosso né promuove alcuna iniziativa in campo politico-partitico. L’unico scopo per cui esiste Cl non è la politica, il successo e il potere, ma l’educazione di cristiani che sappiano affrontare le quotidiane urgenze del vivere con libertà e responsabilità, in vista di un bene comune che vale più di ogni bene particolare”.

Leggi anche

SCUOLA/ “Educare secondo don Giussani”: quando un metodo si fa storia (e opere)