Perché i partiti si stanno dividendo, si chiede oggi Beppe Grillo sul suo blog? Semplice, risponde: ho il sospetto che queste scissioni siano fatte nell’interesse di sostenere il governo Letta. E chi c’è dietro a queste divisioni? Semplice anche questo, c’è Giorgio Napolitano, da sempre grande sponsor di questo esecutivo. Questo “nuovo che avanza ha l’odore dei cibi avariati” dice ancora: “Solo pronunciare i loro nomi fa una certa impressione: Formigoni, Schifani, Lupi, Quagliarello, Giovanardi”. Oltre a loro, dice, ci sono anche diversi montiani e anche i fuoriusciti (“in realtà mai entrati”) del Movimento cinque stelle. Con i loro voti al senato si potrà salvare il governo. Poi ci sono anche i senatori a vita, scelti personalmente dal capo dello Stato. “Questo governo spudorato che non caccia la Cancellieri in nome della stabilità, la stabilità dei morti e dei decrepiti, deve durare a qualunque costo, con qualunque mezzo. Lo ha deciso Napolitano. Vuolsi colà dove si puote. Letta è solo un pupazzo, come Alfano e le mosche cocchiere che formano una maggioranza che sembra un collage psichedelico in salsa europea” dice. E aggiunge che questo governo invece non ha la legittimità popolare: Pdl e Scelta civica si sono sciolti, e anche le coalizioni che hanno dato i voti a chi governa, come Lega e Sel, se ne sono usciti dalle coalizioni stesse. Tutta questa situazione la tiene insieme Napolitano, scrive, è responsabile dell’aborto delle larghe intese, è responsabile della sua rielezione: “Spaccanapoli. Simm a Napule paisà”. 



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