Mozione di sfiducia bocciata. La Camera dei Deputati, con 405 no, respinge la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle contro Anna Maria Cancellieri. Il ministro della Giustizia è finita nell’occhio del ciclone per il caso Giulia Ligresti: il Guardasigilli, amica di famiglia degli imprenditori, avrebbe fatto pressioni per la scarcerazione della donna. È scoppiata la bufera e il Partito Democratico è sembrato spaccarsi sulla questione: da un lato il premier difende a spada tratta il suo ministro, mentre dall’altro Renzi, Civati e molti alti hanno chiesto alla Cancellieri di fare spontaneamente un passo indietro (che non è arrivato). Per farci raccontare dall’interno come il partito abbia vissuto la diatriba, abbiamo contattato l’onorevole “dem” Itzhak Yoram Gutgeld.
La camera ha respinto la mozione di sfiducia ad Anna Maria Cancellieri. Parte del Pd, turandosi il naso, ha obbedito alla linea Letta. Giusto così o è stato un errore?
Partiamo con il dire che sarebbe stato inopportuno votare una mozione di sfiducia di un altro gruppo politico, visto che per il Movimento 5 Stelle era un attacco politico. Quindi questo voto era scontato: non credo che ci sia stato qualcuno all’interno del partito che abbia pensato di votare la sfiducia. Il punto è un altro…
Quale?
Il punto è Anna Maria Cancellieri: sarebbe stato opportuno che le si fosse dimessa spontaneamente. Questa è opinione diffusa, vedremo se lo farà più avanti.
Renzi ha cercato, sulla vicenda del Guardasigilli, lo scontro con Letta? Con il premier che infatti ha sempre difeso il ministro della Giustizia.
Non direi, non parlerei né di scontri né di collisioni. Letta ci ha messo la faccia dicendo che il voto era un voto di fiducia sull’intero esecutivo, ritenendo la sfiducia un attacco diretto al governo. E così ha, in un certo senso, reso la decisione semplice.
Ma oggi Renzi ha perso il derby con Letta?
No, non credo francamente che ci sia stato questa contesa. Renzi ha espresso un opinione condivisa da gran parte dei parlamentari del Partito Democratico. La maggioranza del Partito ritiene che la Cancellieri dovesse dimettersi.
Nessun braccio di ferro quindi.
Esatto. Ripeto,non mi sembra che ci sia stata alcuna battaglia tra varie forze.
Il sindaco di Firenze, chiedendo le dimissioni, voleva forse strategicamente andare – in ottica Primarie – incontro a quella parte “arrabbiata” dell’elettorato Pd?
Leggerla in chiave elettorale mi sembra sbagliato. Capisco che poi faccia parte del gioco interpretare le dichiarazioni e le posizioni in quest’ottica, ma la posizione di Renzi è lineare, comprensibile, chiara e condivisa largamente, sia dai parlamentari che dagli elettori Pd. Tra l’altro…
Prego.
Si pone sulla stessa linea di Civati e del Segretario Epifani. La questione centrale è il percorso politico che porta alle dimissioni della Cancellieri che, in questo caso, sarebbe stato sbagliato percorrere.
All’indomani dell’8 dicembre, come si trasformerà il rapporto tra Renzi e Letta. I rapporti di forza come saranno?
L’8 dicembre ci sarà un Segretario eletto dal popolo del Pd e anche se vincerà Renzi questo permetterà al Partito Democratico di svolgere il ruolo di forza di maggioranza che ha nel governo. Vero, negli ultimi mesi per varie faccende non l’ha esercitato appieno. Ma questo succederà sia che sia Renzi sia che sia Cuperlo o Civati. E…
Dica.
Noi a partire dalla non-vittoria del 25 febbraio abbiamo vissuto una fase un po’ confusionale; un periodo di transizione che si concluderà l’8 dicembre con un Segretario eletto. E da quel momento il partito si organizzerà per avere una linea chiara e ferma sulle decisioni che dovrà prendere il governo.
E sul governo nessuna ripercussione?
La presenza di un Segretario, che come detto farà in modo che il partito abbia una posizione chiara, rafforzerà il governo…
Sempre sulla tenuta dell’esecutivo, Epifani ha detto: “dopo la vicenda Cancellieri il governo è più debole”, perché?
Semplice, perché mantenendo all’interno del governo un Ministro in qualche modo non ritenuto credibile, questo fatto si ripercuote sull’esecutivo stesso.
(Fabio Franchini)