Il ministro dei trasporti Maurizio Lupi con un post sul suo sito officiale ha spiegato nei giorni scorsi il perché non abbia aderito alla nuova Forza Italia lanciata da Silvio Berlusconi. Una decisione sofferta, ma obbligata, dice: abbiamo lavorato sino all’ultimo per evitare scissioni. Racconta come abbia lavorato per vent’anni a fianco di Berlusconi, prima come assessore al comune di Milano, poi da deputato, quindi da vicepresidente della Camera, da responsabile organizzativo del Pdl e infine da ministro. Nonostante le accuse, dice, lui rimane leale a questa storia e con chi l’ha iniziata e guidata. In questo senso, dice continuerà lui e quanti non hanno aderito a Forza Italia la battaglia contro la decadenza di Berlusconi, una ingiustizia, dice, contro cui bisogna battersi con forza, contro l’uso politico della giustizia. Ma anche questa battaglia non può mettere in crisi il paese in questo momento grave. Il governo, aggiunge, deve andare avanti anche in caso di decadenza di Berlusconi. Hanno dunque chiesto che Berlusconi inserisse questo punto nel documento da presentare in Consiglio nazionale insieme alla nomina di alcuni coordinatori che rappresentassero le diverse sensibilità del partito. L’accordo con Berlusconi sembrava preso, dice, poi è successo qualcosa che non sa spiegarsi e queste richieste non sono più state accolte. Il partito, dice, aveva assunto una deriva estremista. Ecco perché, dice, è nato il Nuovo centrodestra. “La nostra scommessa, non priva di rischi, è quella di costruire un nuovo grande partito di centrodestra, non cerchiamo fusioni con centri o centrini, tentativi sui quali gli elettori hanno già detto come la pensano. Un centrodestra espressione dei moderati, che faccia della responsabilità, della moralità del fare, della sussidiarietà, della battaglia per una giustizia giusta, del merito, del sostegno alle forze creative del paese il suo programma. Un partito con questa identità può avere la capacità e la credibilità per tessere alleanze nell’area alternativa alla sinistra” dice. Daremo il nostro contributo al progetto di Berlusconi di sempre ma in modo diverso.