Con un articolo pubblicato oggi da Libero, si calcola quanto costerà allo stato e quindi ai cittadini la decadenza di Silvio Berlusconi. Per prima cosa la cosiddetta buonuscita, pari a 167.200 euro. Quindi dal primo dicembre scatterà la pensione o vitalizio, il che significa 8mila euro lordi al mese. Dato che dal primo gennaio i parlamentari vengono inseriti nello stesso regime contributivo di tutti gli italiani, la maggior parte della cifra è il vitalizio, e cioè 7709 euro, il resto è pensione, cioè poco meno di 300 euro al mese. Quindi la liquidazione, calcolata come assegno di fine mandato, che si ottiene facendo la moltiplicazione dell’80% dell’ultima indennità percepita lorda per il numero di mandati effettuati. Silvio Berlusconi è stato in parlamento per 19 anni e otto mesi consecutivi, dice ancora Libero, cioè a partire dal 27 marzo del 1994. Le frazioni di ogni anno si contano per intero, si moltiplica per venti i 4/5 dello stipendio mensile pari a 10.450 euro e si ottiene la cifra di circa 167mila euro. Libero fa anche notare che Berlusconi aveva sempre versato in beneficenza il suo stipendio mensile.