Non è la prima volta che Alfano ci prova, già in passato si era parlato di primarie del Pdl per scegliere il nuovo leader, primarie poi naufragate data l’evidente contrarietà di Silvio Berlusconi. Adesso il vicepremier ci riprova, almeno da quello che si legge nel nuovo libro di Bruno Vespa in vendita dal prossimo 8 novembre (“Sale, zucchero e caffè. L’Italia che ho vissuto da nonna Aida alla Terza Repubblica”), dunque una dichiarazione non recentissima considerato i tempi di chiusura e stampa di un libro. Non è nemmeno chiaro se Alfano alluda al Pdl come forza politica staccata da Forza Italia di Berlusconi, tenuto conto che negli ultimi giorni lo stesso Alfano sembra essersi nuovamente riavvicinato al Cavaliere. Comunque ha detto che “alle prossime elezioni, il nostro candidato dovrà essere scelto attraverso primarie il più aperte possibile, alle quali partecipi il più alto numero di simpatizzanti. Chi prende più consensi diventa il candidato”. incorda quanto successo nel 2012, dicendo di non aver cambiato idea da allora, con le primarie cestinate per via della decisione di Berlusconi di presentarsi come candidato leader.