Prima è intervenuto il fondatore di Repubblica Eugenio Scalfari, che in un editoriale ha scritto che “se vince Grillo, il Paese va a rotoli”. Poi è toccato al politologo costituzionalista Giovanni Sartori affermare sul Corriere della Sera che i grillini “non possono essere accolti in Parlamento” perché non accettano l’articolo 67 della Carta. E poi c’è ovviamente Giorgio Napolitano. A loro tre è dedicato il nuovo post pubblicato da Beppe Grillo sul suo blog, intitolato non a caso “Dinosauri alla riscossa”: “Sartori 1924, Scalfari 1924, Napolitano 1925, quasi 270 anni in tre”, scrive l’ex comico genovese, “hanno sferrato un attacco frontale, geriatrico al M5S, definito anticostituzionale, che porterà il Paese alla rovina, che se ne frega dei problemi dell’Italia”. E lo dicono proprio loro che, a detta di Grillo, “in questo Paese hanno vissuto una lunghissima vita, che ne hanno tratto indubbi benefici, che hanno avuto ruoli di potere e di influenza sembrano riverginati, come se lo sfascio italiano non gli appartenesse, come se fossero italiani per caso, di passaggio, immuni da qualsiasi coinvolgimento e colpa”. In Italia, quindi, per evitare il cambiamento “si schierano i novantenni d’assalto. Forse è la prima volta che accade nella Storia, un caso unico di necrofila politica, di Pantere Bianche alla riscossa”. Grillo trova addirittura “inquietante” dover “fronteggiare un plotone di dinosauri, di quasi centenari, che si battono per il loro futuro mentre all’orizzonte una linea di fuoco annuncia il meteorite che li travolgerà”. I “poteri forti” del Corriere della Sera, di Repubblica e i partiti “si nascondono dietro a degli anziani signori. Non hanno vergogna di sfruttare così dei poveri vecchi? Mai tentare di vendere un meteorite a un dinosauro. Perderesti il tuo tempo e irriteresti il dinosauro”, conclude Grillo.