“Sono orgoglioso di essere un populista e di essere insieme a decine di migliaia di populisti, il potere deve tornare al popolo, le persone nelle istituzioni devono servire il popolo, non possono essere sopra la volontà popolare. Stiamo cercando di introdurre nuovi strumenti di democrazia diretta, in Italia oggi non c’è neppure la democrazia”. A dirlo, dal palco del VDay, è Gianroberto Casaleggio. “La democrazie in questo Paese è inesistente, viviamo in un Paese in cui i referendum non vengono accolti, vengono deviati, il loro significato viene annullato, abbiamo delle leggi popolari che non vengono discusse in parlamento, non possiamo decidere i nostri deputati e senatori”, ha aggiunto il cofondatore del Movimento 5 Stelle, secondo cui “la partitocrazia deve finire con i nuovi strumenti di partecipazione popolare, servono referendum non solo abrogativi ma anche propositivi, dobbiamo avere la possibilità di discutere le nostre leggi, di discuterle con i nostri parlamentari che mandiamo in parlamento non con i segretari dei partiti. Vi lascio con una frase di Marco Aurelio: ciò che non è utile per l’alveare non lo è neppure per l’ape, noi dobbiamo ricostruire il senso di comunità in Italia, se no non ne veniamo fuori, in alto i cuori”.
“E’ pronto l’impeachment per Napolitano”. Beppe Grillo, presa la parola in piazza della Vittoria a Genova, è tornato ad attaccare il Capo dello Stato. “Rimarrai da solo, la tradirai da solo l’Italia, dobbiamo rifare il Paese”, ha aggiunto il leader del Movimento 5 Stelle. “Voglio un referendum sull’euro, facciamolo questo referendum sull’euro. I Paesi europei che sono fuori dall’euro vanno abbastanza bene e non sono a rischio default”, ha proseguito nel suo intervento l’ex comico genovese. “Voglio che le imprese italiane non vadano in Romania a far crescere il Pil di quel Paese, le voglio in Italia con le condizioni che hanno in Romania. Voglio un piano B per la sopravvivenza, non parole”.
Da pochi minuti ha preso la parola Beppe Grillo: “Dobbiamo vincere e vinceremo”, ha detto il leader del Movimento 5 Stelle prima del suo intervento in piazza della Vittoria a Genova. “Siamo entrati nel Palazzo e abbiamo tolto la finta sacralità del Parlamento, dando quello spazio ai cittadini”, ha aggiunto ai microfoni di Sky Tg24, rispondendo anche lui (come aveva fatto poco fa anche Casaleggio) a chi ha accusato i grillini di essere sempre distruttivi e mai propositivi: “Non c’è più nulla da sfasciare, ci sono solo cadaveri che girano. Avete controllato se c’è sul marciapiede Casini che sta battendo? Non l’hanno visto”, ha detto Grillo. “I politici devono rendere 2,7 miliardi di finanziamenti pubblici presi”, “sono vigliacchi, daremo loro l’estrema unzione”, ribadendo poi che “non faremo mai alleanze con gli altri schieramenti politici”. Poi ha aggiunto: “Sono mesi che parlano di Imu, Ici, Iuc e altro ma ormai si sono persi. Non sanno più neppure loro di cosa parlano. Sono degli zombi. Non non vogliamo più neppure inveire su di loro”.
Si sta velocemente riempendo piazza della Vittoria a Genova, dove poco dopo le 14 prenderà la parola il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo. In attesa del discorso dell’ex comico genovese, ai microfoni di Sky Tg24 ha parlato Gianroberto Casaleggio, il quale ha voluto replicare a chiunque sostenga che il Movimento è una forza politica esclusivamente distruttiva e mai propositiva: “Sono tutte menzogne, stiamo parlando di una deformazione della realtà. Il Movimento ha fatto in Parlamento moltissime proposte”, quindi tale critica è solamente “una forma di difesa ad oltranza da parte di chi vuole porci in una situazione di non governo”, ha detto Casaleggio.
“Berlusconi è una statua di cera, mi è passato sotto perché poi noi siamo alti, posizione privilegiata. Un giorno di questi gli sputo, non ce la farò a trattenerlo, non ce la posso fare, non ce la farò”. Queste le parole di Paola Taverna, capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato, durante il comizio organizzato a Pomigliano il 25 ottobre scorso e il cui video è stato diffuso di recente dal quotidiano Europa. Una frecciata è stata poi rivolta anche al Presidente della Repubblica, colpevole secondo la senatrice grillina del mancato invito al Quirinale: “A noi non ci fili per niente, il 25% della popolazione – ha detto – Vabbé […] guarda che secondo noi non è che sei stato tanto carino, però, ormai ti conosciamo, cavoli tuoi”. Quando poi è arrivata la convocazione telefonica, “gli abbiamo gentilmente detto: guarda ci dispiace, non si fa così, non puoi trattare così le opposizioni, non puoi trattare così 9 milioni di cittadini, non ci prestiamo a questo gioco”. Appena pochi giorni fa, a poche ore dal voto sulla decadenza da senatore di Berlusconi, la Taverna aveva definito l’ex premier “un delinquente abituale e recidivo, promotore, organizzatore e utilizzatore finale di decine di reati. Oggi si chiude impietosamente una storia italiana segnata dall‘imbarbarimento della vita politica di questo Paese e da una storia criminale”.
E’ tutto pronto a Genova per il terzo VDay organizzato dal Movimento 5 Stelle. L’appuntamento, atteso da settimane, è in piazza della Vittoria, dove sono attese migliaia di persone provenienti da tutta Italia. Al momento non sono molte le informazioni a disposizione, visto che sui dettagli e gli ospiti dell’evento è stato mantenuto il più stretto riserbo: quello che è certo è che la giornata si aprirà alle 11 con la musica di alcuni artisti liguri, dopo di che prenderà la parola proprio Beppe Grillo. Secondo ultime indiscrezioni, sembra che insieme a lui saranno presenti anche Gianroberto Casaleggio, “guru” e cofondatore del Movimento, e il premio Nobel Dario Fo, oltre ad altri ospiti internazionali. I grandi assenti saranno invece i deputati grillini, a cui Grillo ha categoricamente vietato di salire sul palco allestito in piazza per l’occasione. Il primo VDay, come ha scritto qualche settimana fa il leader M5S sul suo blog, “fu a Bologna, l’8 settembre 2007. Parlamento Pulito. Raccogliemmo 350.000 firme per cambiare la legge elettorale, massimo di due mandati, scelta del candidato, fuori dal Parlamento i condannati in via definitiva. Nessuno ritenne di discuterla, né il pdl né il pdmenoelle che la lasciarono decadere dopo due legislature”. Il secondo Vday, invece, si tenne a Torino il 25 aprile del 2008 “per un’informazione libera senza finanziamenti pubblici e senza l’ingerenza dei partiti. Raccogliemmo 1.400.000 firme. Nessuno ritenne di ascoltare i cittadini. Allora, abbiamo deciso di entrare in Parlamento e fare noi quella pulizia che loro non avrebbero mai fatto”, scrive ancora Grillo, secondo cui è necessario “andare oltre. Andare al governo e liberarci di questi incapaci predatori che hanno spolpato l’Italia negli ultimi vent’anni. Non si salva nessuno, politici, grandi industriali, giornalisti, burocrati, banchieri. Queste persone hanno fatto fallire il Paese e ancora si presentano all’opinione pubblica facendo passerella. Bisogna andare oltre. Oltre la finanza. Oltre i partiti. Oltre le Istituzioni malate. Oltre un’informazione disgustosa. Oltre questa Europa senza capo né coda. Dobbiamo immaginare una nuova frontiera. Dobbiamo vedere la realtà con nuovi occhi, aprirci la strada verso il futuro. Noi non molleremo mai, è bene che loro lo sappiano”.