Dopo il caso di ieri, quando alcuni poliziotti hanno mostrato solidarietà nei confronti dei manifestanti, Beppe Grillo scrive oggi una lettera aperta ai capi della polizia. Nel dettaglio, la sua lettera, pubblicata sul suo blog, è rivolta a Leonardo Gallitelli, Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Alessandro Pansa, capo della Polizia di Stato e Claudio Graziano, Capo di stato maggiore dell’Esercito italiano. Grillo dice di rivolgersi a loro perché il momento storico che si sta vivendo è “molto pericoloso”: istituzioni delegittimate, legge elettorale incostituzionale, parlamento, partiti, capo dello stato e governo che agiscono in modo arbitrario. Economia al tracollo, disoccupazione intollerabile per i livelli raggiunti, piccola e media impresa che scompaiono. “L’Italia ha perso la sovranità monetaria, la sovranità fiscale e si appresta a perdere ben presto anche quella economica con l’ipotesi più che probabile di essere strangolata dalle politiche recessive del Fondo Monetario Internazionale. Gran parte dei cittadini è tenuta all’oscuro della reale situazione in cui versa il Paese grazie a un regime di disinformazione che pone l’Italia al 70esimo posto per la libertà di stampa dopo molti Stati del cosiddetto Terzo Mondo” dice. La protesta di ieri, dice, è solo l’inizio di un incendio e di future rivolte incontrllabili: alcuni agenti di polizia ieri si sono tolti il caso e hanno “guardato negli occhi i loro fratelli”. Concludendo così: “Vi chiedo di non proteggere più questa classe politica che ha portato l’Italia allo sfacelo, di non scortarli con le loro macchine blu o al supermercato, di non schierarsi davanti ai palazzi del potere infangati dalla corruzione e dal malaffare. Le forze dell’Ordine non meritano un ruolo così degradante. Gli italiani sono dalla vostra parte, unitevi a loro. Nelle prossime manifestazioni ordinate ai vostri ragazzi di togliersi il casco e di fraternizzare con i cittadini. Sarà un segnale rivoluzionario, pacifico, estremo e l’Italia cambierà”.