Rinviato a dopo l’8 dicembre, anche se non è nemmeno stata fissata una data ufficiale, il voto previsto per stasera in Commissione affari costituzionali del senato. Il rinvio a dopo l”8 dicembre suggerisce una ipotesi per nulla campata in aria: si voterà dopo che il congresso del Pd avrà deciso il suo nuovo segretario. Coincidenze? In realtà come si sente dire in giro, il motivo del rinvio è che non esiste ancora alcun tipo di accordo delle varie forze politiche a proposito di legge elettorale. Sta di fatto che la proposta avanzata da Roberto Calderoli per ripristinare il Mattarellum resta ferma. E domani ci sarà l’udienza in seduta pubblica della Consulta: si deve decidere se accogliere o meno il ricorso dell’avvocato Aldo Bozzi che ha denunciato l’incostituzionalità del Porcellum. Il voto di stasera riguardava anche la proposta del Movimento cinque stelle, che vorrebbe il sistema elettorale spagnolo. Critiche sono arrivate dai parlamentari renziani che chiedono di andare subito alla Camera: “Mentre il vicepresidente della Camera, Roberto Giachetti – spiegano i deputati – prosegue da quasi 60 giorni il suo sciopero della fame, purtroppo al Senato va avanti lo stallo totale. Si sono persi mesi, il preannunciato accordo non è mai arrivato, è continuata la solita melina che va avanti dal 2011” dicono. Mentre alla camera i numeri ci sarebbero. 



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