“L’Italia è sempre più succube delle idee totalitarie di Angela Merkel, che mira a farci viaggiare sulle vecchie macchine Trabant della ex DDR, abitare in miseri alloggi di Stato e sopravvivere grazie a un reddito di cittadinanza che ci rende tutti dipendenti dalla carità pubblica”. E’ la lettura che fa Piero Ostellino dopo il voto del Senato che ha approvato la legge di stabilità, nello stesso giorno che ha segnato la convergenza tra Pd e M5S su un ordine del giorno che impegna il governo ad assumere iniziative per introdurre il reddito di cittadinanza. Per l’editorialista ed ex direttore del Corriere della Sera, Piero Ostellino, “la Merkel sta riuscendo a realizzare con mezzi apparentemente pacifici ciò che Adolf Hitler voleva compiere con la forza: trasformare l’Italia in un Paese agricolo fornitore della Germania, elevata al rango di grande potenza industriale”.
Il M5S dopo mesi di battaglie è riuscito a fare approvare il suo ordine del giorno sul reddito di cittadinanza. Lei che cosa ne pensa?
Il reddito di cittadinanza documenta che nella realtà quello di Grillo è un movimento di estrema sinistra, e quindi ragiona in questi termini. Ha cioè una concezione collettiva della società, mentre nella realtà la collettività non esiste, esistono solo gli individui. Lo Stato e le altre istituzioni non pensano né agiscono, perché chi pensa e agisce sono sempre gli uomini.
Nel momento in cui la povertà è sempre più dilagante, il reddito di cittadinanza non può essere una protezione per le fasce più deboli?
Prima si sono messi gli italiani sul lastrico a furia di tasse, poi gli si vuol dare il reddito di cittadinanza che altro non è se non una ridicola riproposizione dell’ex DDR, la Repubblica Democratica Tedesca. Fra poco ci daranno anche la Trabant, “magnifica” automobile della Germania comunista all’epoca famosa per il rumore e il fumo che produceva. E’ questo l’ideale dell’Unione Europea, perché in questo modo si sottrae all’individuo il suo libero arbitrio e la ricerca autonoma e indipendente della sua felicità.
Eppure anche in Germania c’è un accordo di governo per una misura simile al reddito di cittadinanza …
Ciò non fa altro che documentare che tutti gli Stati moderni si stanno avviando verso forme totalitarie e collettivistiche, e quindi riduzionistiche dell’individuo. Non affidano cioè all’individuo la propria fortuna, ma nella loro concezione è lo Stato che fa la fortuna degli individui.
Fino a che punto dietro a questa idea totalitaria c’è l’Unione Europea?
L’Ue ha una vocazione totalitaria, basti guardare a come ha organizzato la divisione del lavoro. L’Italia è un produttore di latte e di zucchero, ma dobbiamo distruggerne una parte perché così vuole l’Ue, per essere così costretti a comperarne dalla Germania e dalla Francia. Se questa non è la “divisione del lavoro” tra le Repubbliche del Patto di Varsavia che aveva stabilito Stalin, non saprei come chiamarla.
Che cosa ne pensa invece del voto di ieri sulla legge di stabilità?
E’ la manifestazione di una “doppia verità”, da un lato c’è quello che si afferma e dall’altra quello che si pensa. Come direbbe Machiavelli, è un escamotage per affermare la realtà come dovrebbe essere e non la realtà effettuale.
Qual è in questo momento la realtà effettuale dell’Italia?
La realtà è che il Paese è allo stremo per colpa delle tasse. L’Italia sta scomparendo e si sta dissolvendo perché una serie di imprenditori muoiono e numerosi cittadini non sono in grado di sopravvivere economicamente. Quando il debito pubblico è ormai al 134% del Pil, la spesa pubblica aumenta e la decisione del governo è quella di assumere nella pubblica amministrazione alcune migliaia di precari, non c’è più nessuna speranza. Il futuro di questo Paese dovrebbe essere di ridurre le dimensioni dello Stato di almeno il 40%.
L’Italia non è in qualche modo obbligata a compiere determinate scelte per il timore dei mercati e dello spread?
Dietro il termine collettivo “i mercati” ci sono dei soggetti, e questi soggetti si chiamano Angela Merkel e François Hollande. Se avesse vinto la seconda guerra mondiale, il progetto di Hitler era quello di trasformare l’Italia in un Paese agricolo, fornitore della Germania assunta al rango di grande potenza industriale. Hitler ha perso la guerra e non è riuscito a realizzare questo suo progetto con la violenza.
Che cosa c’entra Hitler adesso?
La Merkel sta realizzando in modo apparentemente pacifico il progetto hitleriano, la cui idea di fondo è che la Germania si arricchisca alle nostre spalle mentre noi ci impoveriamo. L’Italia è il punto più debole dell’Ue, e come diceva Machiavelli la politica si fa con i rapporti di forza. Poiché l’Italia è priva di questa forza politica, si deve adeguare a quanto afferma la signora Merkel. Il Cancelliere fa gli interessi della Germania, che nel frattempo esporta e si arricchisce, mentre l’Italia non esporta e si impoverisce.
(Pietro Vernizzi)