“La legge di stabilità comporta dei minori incassi tributari per i Comuni, e la conseguenza è che i servizi sociali, l’assistenza agli anziani, gli aiuti alle mense scolastiche e la manutenzione delle strade dovranno essere tagliati”. Lo afferma Attilio Fontana, presidente di Anci Lombardia e sindaco di Varese, commentando il miliardo e 500 milioni di risorse in meno per i Comuni previsto dalla legge di stabilità. Una cifra che si spiega con la diminuzione delle aliquote, la mancata copertura delle detrazioni della Iuc e la nuova tassa sulla casa che nel 2014 sostituirà l’Imu. Di fronte alla protesta dei sindaci, è arrivata la risposta del ministro per gli Affari regionali, Graziano Delrio, che ha annunciato un decreto per correggere le detrazioni delle imposte e restituire ai Comuni 1 miliardo e 300 milioni di euro.
Sindaco Fontana, è soddisfatto della promessa del ministro Delrio?
No, non sono soddisfatto perché finché non vedo la legge approvata dal Parlamento non mi fido. Se avessi dovuto essere soddisfatto tutte le volte che sono stati fatti degli annunci da parte del governo, avrei dovuto riempire la mia vita di gioia. Invece non è stato così. Quindi staremo a vedere e poi commenterò quando avremo la certezza. Non si sono trovati 350 milioni di euro per coprire la seconda rata dell’Imu di quest’anno, nonostante ce l’avessero promesso ripetutamente, e quindi non mi posso fidare ora di una semplice affermazione. Se fosse vero quanto afferma il ministro Delrio, gli chiederemo i 200 milioni che mancano, in quanto il governo coprirebbe 1 miliardo e 300 milioni su 1 miliardo e 500 milioni che ci deve. Quindi ci sentiremo soddisfatti solo il giorno in cui saranno coperti tutti quanti.
L’Anci ha dichiarato che il governo non ha rispettato le promesse. A che cosa si riferisce?
La prima promessa era che la seconda rata sull’Imu sarebbe stata interamente pagata dal governo, e non è stato così. Il consiglio dei ministri aveva inoltre costituito una commissione allargata ai sindaci per studiare la nuova fiscalità locale, ma dopo la prima riunione non si è fatto più niente. Letta ci aveva promesso che le risorse per i Comuni sarebbero state migliorate, e invece sono state peggiorate. Ma c’è una cosa che le supera tutte.
A che cosa si riferisce?
Un emendamento proposto da NCD e approvato con i voti del Pd prevede tagli delle risorse per i Comuni e le Regioni che faranno provvedimenti tendenti a fronteggiare e a ridurre lo sviluppo del gioco d’azzardo. Il governo ha scelto cioè di penalizzare chi contrasta il gioco d’azzardo. E’ una vergogna, soprattutto per chi fa della morale pubblica una battaglia.
Quali servizi comunali saranno tagliati per i minori incassi previsti dalla finanziaria?
Tutti i servizi per la collettività, come i servizi sociali, l’assistenza agli anziani, quella ai non autosufficienti, gli aiuti alle mense scolastiche, tutte le attività che svolgiamo per le scuole. Senza poi parlare della manutenzione dei nostri giardini, degli immobili, delle strade, cioè degli arredi urbani che sono sotto gli occhi di tutti. I Comuni non spendono i soldi dei contribuenti per viaggiare in Estremo Oriente o per organizzare feste, ma per ciò che è indispensabile ai cittadini. Invito i parlamentari di qualsiasi partito a venire nel Comune di Varese per controllare che i soldi dell’amministrazione sono spesi solo per i servizi da erogare. E’ chiaro quindi che riducendoci i fondi a disposizione, tagliano automaticamente anche i servizi. Con l’aggravante che non hanno neanche il coraggio di dire che sono loro che non ce li danno.
Lei è un leghista della prima ora. Vuole dirci che non ci sono alcuni Comuni che usano le aziende locali per dare lavoro agli amici anziché per creare servizi?
A parte il fatto che questo è innanzitutto il comportamento dello Stato, e quindi se c’è qualche sindaco poco virtuoso che si comporta in questo modo non fa altro che copiare pedissequamente il comportamento della macchina statale e della pubblica amministrazione nel suo complesso. Non ci sono dubbi che ci siano dei Comuni più virtuosi e altri meno. Noi però abbiamo sempre denunciato il fatto che Roma ha un deficit di 13 miliardi, come pure le aziende pubbliche di Catania piuttosto che di Palermo. Nonostante la presenza di qualche situazione non virtuosa, i Comuni virtuosi risparmiano anche per conto di chi non lo è. Quindi il comparto degli enti locali nel suo complesso finisce per produrre un risultato positivo.
(Pietro Vernizzi)