Ieri sera, 31 dicembre 2013, in concomitanza con il discordo di fine anno del Presidente Giorgio Napolitano, il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo ha fatto il suo personale discorso trasmesso su La Cosa, la web tv del blog di Beppe Grillo. Dopo pochi minuti il video di Grillo è saltato, ma nel giro di 5 minuti è stato ristabilito il collegamento che si è concluso poco prima di quello di Napolitano. “A gennaio presenteremo l’impeachment contro il Presidente della Repubblica, spero che come Cossiga si dimetta prima. Lo dico per lui. Non può più permettersi di bloccare un Paese”, ha detto Beppe Grillo su Giorgio Napolitano, che nel suo discorso ha risposto a chi lo accusa di “manie di potere”. Grillo continua parlando di Camera e Senato e sella legge elettorale: “Questo parlamento di nominati che hanno tratto beneficio dal Porcellum non ha l’autorità per definire una nuova legge elettorale. Si deve ripristinare la legge precedente, il Mattarellum, e andare alle elezioni. Il nuovo Parlamento discuterà la nuova legge. Non si può chiedere a dei ladri di fare una legge sui furti”. Ma sono le elezioni europee della prossima primavera il tema centrale del discorso di fine anno di Beppe Grillo: “Il Movimento 5 Stelle parteciperà per vincerle, per ridare all’Italia un ruolo centrale in Europa. Se sarà necessario, faremo un referendum sull’euro, se serve, ne usciremo. Io non ho le competenze per spiegarvi cosa servirà, ma faremo le cose giuste”.
Non solo Forza Italia e Lega Nord, ma anche il Movimento 5 Stelle è intenzionato a boicottare il discorso alla nazione a reti unificate di Giorgio Napolitano del 31 dicembre. Ma se il centrodestra, attraverso l’iniziativa del deputato di Fi Giuseppe Moles, propone di spegnere il televisore ed esporre il tricolore nel momento in cui il presidente della Repubblica prenderà la parola, Beppe Grillo lancia il suo “contro-discorso di fine anno”: alle 20.30 dell’ultimo giorno dell’anno, infatti, mentre il Capo dello Stato parlerà al Paese, l’ex comico genovese terrà il suo personalissimo discorso in diretta streaming sul blog e su La Cosa, la web tv del Movimento. L’annuncio di Grillo arriva appena qualche ora dopo la proposta di boicottaggio lanciata da Forza Italia che ha trovato anche l’approvazione della Lega e del suo neo segretario Matteo Salvini, il quale ha detto che sono almeno dieci anni che non ascolta “quanto viene detto a fine anno dal Colle” e che il 31 dicembre ha già in programma “di vedere in tv Peppa Pig con mia figlia di un anno”. Come detto, è stato il deputato Giuseppe Moles a farsi avanti, trovando l’immediato appoggio da parte dei colleghi di partito come Augusto Minzolini, Maurizio Bianconi, Daniele Capezzone e Giancarlo Galan. Quella di Moles vuole essere “una forma di dissenso spontaneo, libero, democratico e pacifico nei confronti del presidente Napolitano: la sera del 31 dicembre scegliamo di non ascoltare il messaggio di fine anno del presidente Napolitano, la sera del 31 dicembre scegliamo di appendere il tricolore alle nostre finestre ed ai nostri balconi”. La proposta non è invece piaciuta agli ex colleghi del Pdl, oggi insieme ad Angelino Alfano nel Nuovo Centrodestra, a cominciare da Fabrizio Cicchitto: “Qui siamo in pieno burlesque: un eccesso di ridicolo e di grottesco”.