Il Movimento cinque stelle alleato con la destra di Storace: un accoppiamento bizzarro ma che è avvenuto al consiglio regionale del Lazio. Si stava dibattendo – da mesi – sulla proposta di legge che unirebbe cinque società controllate da Sviluppo Lazio in una sola società, consentendo così il taglio di 32 posti dirigenziale, in linguaggio politichese di 32 poltrone, in linea con la politica dei tagli. Si risparmierebbero infatti tre milioni di euro. La discussione della legge ha visto invece ben mille emendamenti proposti dal M5S e trecento da parte del gruppo di Francesco Storace. Gli obbiettivi in realtà sono diversi: se Storace si oppone a quella che fu una sua iniziativa e invenzione, i grillini hanno invece paura che grazie alle fusioni possano arrivare i cosiddetti super manager. Dunque ostruzionismo a piene mani. Il problema è che la regione Lazio è in stato fallimentare, come si sa, da tempo e ogni taglio dovrebbe essere ben accetto da parte di chi intende difendere il cittadino.