Bocciando il Porcellum, la Corte Costituzionale ha di fatto deciso di “far vivere il governo Letta che, teoricamente, in assenza di una nuova legge elettorale, potrebbe pure superare il limite della legislatura”. Lo ha detto Roberto Calderoli, padre dell’attuale legge elettorale, intervenuto ad Agorà. “Questo – ha aggiunto – può capitare solo con lo stato di guerra. Ed è incredibile che accadono cose del genere”. Poi, parlando di Napolitano, l’ex ministro leghista per le Riforme ha affermato che “evidentemente c’è un presidente della Repubblica che non vuole il voto, ma vuole sostenere il governo Letta. Domenica ci sarebbero state le primarie con la presumibile vittoria di Renzi, che non vede l’ora invece di andare al voto: è chiaro che con questa mossa della Consulta si spiazza Renzi, si spiazza Berlusconi e si spiazza Grillo”. Poco prima, Calderoli aveva commentato la decisione della Consulta anche a “La Telefonata di Belpietro” su Canale 5, dicendo che “a questo punto è illegittimo anche il Parlamento, il presidente della Repubblica e la Corte Costituzionale stessa”. Il vicepresidente del Senato si chiede: “Se la legge è illegittima, come può essere titolato il Parlamento a fare una legge elettorale?”, ribadendo che quanto stabilito “è stato fatto apposta per far vivere il governo Letta sine die”. Tutto ciò, ha poi concluso, “è un anticorpo rispetto alle primarie di domenica, con Renzi che intende andare al voto con la vecchia legge elettorale, così come Berlusconi e Grillo. Così la Corte ha stabilizzato tutti”.



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