Non si placano le polemiche scoppiate intorno a Oscar Giannino, dopo che Luigi Zingales ha lasciato il suo movimento Fare per fermare il declino. Quel famoso e inesistente Master preso a Chicago inserito (a sua insaputa) nel curriculum del noto giornalista ha infatti convinto il Professore (che tra l’altro insegna proprio a Chicago) ad abbandonare una lista che lui stesso ha contribuito a fondare, dichiarandosi molto deluso per il fatto che, dopo tutte le battaglie sul tema del merito, l’amico Giannino “millantasse” un titolo mai acquisito. In realtà, ieri sera stessa, il candidato Premier di Fare per fermare il declino aveva spiegato che a Chicago lui si era recato solo per imparare l’inglese e che il master gli era stato attribuito su alcune pagine internet, ma che si trattava di un equivoco.



Purtroppo il polverone che si è alzato, proprio a pochi giorni dal voto, è diventato una tempesta che ora rischia di costringere Giannino a un passo indietro. Lui stesso ha dichiarato che domani si riunirà la direzione nazionale di Fare per decidere il da farsi, ma si è detto pronto anche a dimettersi: “Se la mia credibilità totale offusca quella di Fare, la mia credibilità si separa da Fare. Sono disposto a sparire nel nulla”, ha detto. Poi è tornato a fornire la sua versione dei fatti: “Mi sono state attribuite su internet lauree e master a Chicago e il mio gravissimo errore è stato non essermene accorto. La discussione su questi titoli su Wikipedia andava avanti da tempo, ma io non uso Wikipedia e non me ne ero accorto. L’equivoco è nato perché io sono stato più volte a Chicago e perché la mia scuola economica di riferimento è quella. Anche il curriculum sbagliato sul sito dell’Istituto Bruno Leoni è dovuto a un giovane stagista che ha preso e messo dentro quanto trovato su Wikipedia”.



Chi intanto “gongola” per questa situazione è Silvio Berlusconi, che in passato aveva chiesto a Giannino di farsi da parte e aveva detto che dare un voto a Fare non sarebbe stato utile. In effetti, il Pdl si sente minacciato dal movimento dell’economista, soprattutto in Lombardia. Il Cavaliere al corriere.it ha detto: “Spero di convincere gli italiani di non votare Grillo perché con lui vanno nei guai e di non votare Monti, Fini e Casini che probabilmente non andranno nemmeno alla Camera perché non riusciranno ad arrivare al 10% oppure se entrano sosteranno la sinistra. Quanto a Giannino, si è messo fuori da solo andando a fare un master a Chicago”.



Vedremo quale sarà la decisione che verrà presa dalla direzione nazionale di Fare domani. A questo proposito Giannino si è detto certo che se verrà fatta chiarezza all’interno del movimento, questo sarà poi capace di non fermarsi di fronte a nulla.